Granai della Memoria

Tutto ha avuto inizio grazie ai genitori di Pietro che, originari di Como, acquistarono nel 1995 a Perletto una cascina con vigne annesse con l’intento di trascorrere le vacanze in Alta Langa. Nel 2006, dopo gli studi universitari in enologia, Pietro ha deciso di unire il suo sapere e la sua più grande passione, quella del vino, fondando l’azienda “Roccasanta”.

Un incidente che lo ha portato alla cecità ha causato un paio di anni difficili e di rallentamento a livello aziendale, ma di certo questo non ha frenato il suo spirito e non ha mutato la sua passione. Il suo ideale di viticoltura è sostenibile: limitazione di prodotti nocivi, tutelare l’ambiente e proteggere le persone che consumano il suo prodotto.

Le vigne, con muretti a secco, vengono lavorate manualmente, mentre in cantina l’obiettivo principale è quello di valorizzare il prodotto. Il valore aggiunto dell’azienda di Pietro, a suo dire, è quello di far parte del presidio del Dolcetto della Valle Bormida, di cui ne va fiero.

I muretti a secco danno un ottimo aiuto alle vigne, consentono di mitigare il clima, dando una particolarità unica a questi vini. La tradizione è fondamentale. Il presidio Slow food del Dolcetto dei Terrazzamenti della Val Bormida ha valorizzato ulteriormente la produzione del dolcetto, aiutando questi piccoli produttori a far conoscere i propri prodotti, lavorati in un territorio molto problematico.

La condivisione è importantissima. Uno degli obiettivi fondamentali è quello di sensibilizzare le persone sulle differenti lavorazioni e sulle difficoltà che spesso si incontrano andando a lavorare in un territorio come quello dei terrazzamenti. Dietro ogni bottiglia c’è una famiglia, una storia da raccontare, ciò che si vuole è far bere un vino buono, far bere un vino che fa bene e che si differenzi dalle classiche produzioni “di massa”.

Il vino per Pietro è una delle cose più belle del mondo: davanti ad un bicchiere di vino si possono pensare e rielaborare tante cose.