Granai della Memoria Granai della Memoria - The Granaries of Memory

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Dialogo tra Tonino Guerra e Carlo Petrini

La poesia e la memoria

Tonino Guerra, intervistato nel marzo 2011 da Carlo Petrini, parla dei "Granai della memoria".

Se ti dico le parole "Granai della memoria" che cosa pensi? «Mi piace, mi dà l' idea di cose belle che si ammucchiano e si raccolgono». È questo il mio progetto sospeso. Penso che ogni paese, ogni città, ogni comunità dovrebbe avere un piccolo granaio della memoria. Cioè una raccolta di registrazioni video e audio, con i racconti in prima persona delle vite di chi ha abitato quei luoghi.

Il granaio tiene i semi che poi devono essere riutilizzati, fatti rifiorire. Il termine è meglio di banca della memoria, vero? «Granaio è una parola nuova, poetica, che già ti confonde. È bello quando dici una cosa a qualcuno e lui in un primo momento non capisce niente, lo confondi. Le grandi cose non sono mai chiare subito, è dopo che diventano chiare». Non credi anche tu che oggi abbiamo bisogno di memoria, di farne il sale per costruire un nuovo futuro? Un popolo senza memoria come lo vedi? «No, non può esistere. La memoria è indispensabile e ti dirò di più: quando mi chiedono che cos' è la storia, che cos' è la memoria, io racconto sempre che mio nonno quando camminava si guardava continuamente indietro. Una volta gli chiesi: "Nonno perché vi voltate sempre indietro?". Lui rispose: "Bisogna, perché è da lì che viene il modo per andare avanti".

da La Repubblica, 15 marzo 2011, "Tonino Guerra: Io, la poesia e la memoria" di Carlo Petrini.

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