Granai della Memoria Granai della Memoria - The Granaries of Memory

Universita di Scienze Gastronomiche Slow Food


Antonio Di Capua

Un anziano cavatore di tartufi Irpino

L’animo contadino e le mani piene di fatica raccontano la storia di Antonio Di Capua. Nato nel 1932 nel piccolo comune campano di Bagnoli Irpino. La memoria affievolita dal tempo e rafforzata dalla passione verso il tartufo non dimentica riti, saperi e credenze legate a questa pratica.In compagnia dei suoi cani cerca di volgere il fato verso se stesso; la sua passione nasce grazie ad un amico, come racconta durante l’intervista. In questa zona dedita alla raccolta del solo tartufo nero i vecchi tartufai hanno insegnato tutto: detti e credenze, magie e leggende come la “malacosa” per allontanare dalle zone del tartufo ragazzini curiosi di questo tubero (forse) afrodisiaco e sicuramente prezioso.
Di una cosa è convinto il signor Antonio senza alcun tipo di dubbio: “Non credo alle cose che non esistono, credo solo a ciò che vedo con gli occhi”. Ecco, il tartufo l’ha trovato, la” malacosa” ancora no.

Questo video fa parte del seguente archivio
Il Tartufo Bianco

Il Tartufo Bianco

L’archivio racconta il tartufo bianco, conosciuto per i suoi sapori e aspetti mondani, ma pressoché ignoto nella sua veste culturale e identitaria che ha plasmato generazioni di raccoglitori. La ricerca realizza un substrato di conoscenze documentato attraverso decine di interviste: elementi storici, antropologici, rituali e miti riguardanti questo prezioso fungo, considerato ancora oggi, per molti versi, un mistero notturno. Il progetto è stato promosso dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, l’Associazione Nazionale “Città del Tartufo”, il Centro Nazionale Studi Tartufo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

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