Granai della Memoria Granai della Memoria - The Granaries of Memory

Universita di Scienze Gastronomiche Slow Food


Riccardo Rivalta

La terza generazione di tartufai

Riccardo Rivalta di Verrua Savoia nel Monferrato Casalese, nasce nel 1991. Di mestiere acquaiolo, ovvero addetto alla distribuzione irrigua nei campi, é trifolau di terza generazione e dedica i mesi invernali alla ricerca dei tartufi. Ha ereditato la passione dal nonno e alla giovane età di 16 anni comincia ad andare per tartufi. In particolare si interessa dell’addestramento del cane da tartufo per se e per il padre.

In questa intervista racconta dell’importanza della sintonia tra cane e tartufaio e delle dinamiche di comportamento e competizione tra cani. Con il lessico tipico del tartufaio descrive le principali sfide dell’addestrare il cane giovane, che “deve farsi la gamba” e le differenze tra le varie razze. Fondamentale è che il cane conosca la zona dove cerca.

Ci racconta delle prime esperienze di ricerca con il nonno, l’emozione del primo tartufo trovato e spiega alcune considerazioni sull’ecosistema ideale per il tartufo.

Quest’intervista è stata realizzata nella primavera del 2015 nell’ambito di una ricerca antropologica finalizzata alla redazione di una tesi di laurea dal titolo “Alchimie del Tartufo in Monferrato. Storie di Uomini e Cani”, discussa presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. 

Dati intervista

Informazioni geografiche

Nazione: IT

Regione: Piemonte

Città: Verrua Savoia

Provincia: TO

Altitudine: 287m s.l.m.

Collegamenti e allegati

Testimoni della memoria

Riccardo Rivalta

Anno: 1991
Scuola: Scuola superiore
Professione: Altro
Lingue parlate: Italiano

Scheda di: Giorgia Francia
Video di: Giorgia Francia, Luca Percivalle
Creato il: 14-03-2015

Questo video fa parte del seguente archivio
Il Tartufo Bianco

Il Tartufo Bianco

L’archivio racconta il tartufo bianco, conosciuto per i suoi sapori e aspetti mondani, ma pressoché ignoto nella sua veste culturale e identitaria che ha plasmato generazioni di raccoglitori. La ricerca realizza un substrato di conoscenze documentato attraverso decine di interviste: elementi storici, antropologici, rituali e miti riguardanti questo prezioso fungo, considerato ancora oggi, per molti versi, un mistero notturno. Il progetto è stato promosso dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, l’Associazione Nazionale “Città del Tartufo”, il Centro Nazionale Studi Tartufo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

Altri video