Abdellah Aarab
La comunità di pescatori di Aglou in Marocco
Abdellah Aarab fa parte della comunità di pescatori artigianali di Aglou, in Marocco. Una piccola comunità nella quale la pesca rappresenta un'importante voce del bilancio di ciascuna famiglia occupando direttamente oltre ottanta persone.
Le donne si occupano della raccolta dei molluschi, gli uomini escono con le piccole imbarcazioni in ogni stagione e integrano la loro attività con lavori agricoli quando l'acqua è sufficiente a mantenere in campi irrigati.
Oggi la pesca artigianale è in grave difficoltà a causa della pesca intensiva realizzata dalle grandi imbarcazioni industriali. L'obiettivo di Abdellah è sviluppare l'economia locale puntando sull'integrazione di alcuni elementi già presenti ma scollati tra di loro: la pesca sostenibile, lo sviluppo turistico, un museo della pesca tradizionale, la ristorazione basata sul pescato locale e sulle cozze raccolte dalle donne del villaggio poco più a sud e la ricettività. Particolarmente importante è anche l'afflusso, in periodi differenti rispetto alla stagione del turismo estivo, dei surfisti; giovani pronti a sperimentare i nostri piatti e con una propensione ad adattarsi alle sistemazioni semplici delle nostre case.
Se nel 2000 il sogno di Abdellah era emigrare in Europa per trovare un lavoro, grazie all'operato e soprattutto alle idee di Slow Food, oggi trae ispirazione da esperienze maturate in Europa per costruire sviluppo e benessere nel suo paese.
Indice del video
Dati intervista
Nazione: MA
Regione: Souss-Massa-Draâ
Città: Tiznit
Abdellah Aarab
Data di nascita: 10-10-1976
Lingue parlate: Francese
Scheda di: Luca Ghiardo, Luca Percivalle
Video di: Luca Ghiardo
Creato il: 20-05-2017
Questo video fa parte del seguente archivio
Terra Madre
Terra Madre
L’archivio conserva le esperienze dei popoli della terra, le musiche, le tradizioni delle comunità del cibo che si ritrovano ogni due anni a Torino per condividere esperienze e saperi. L’archivio racconta le storie di vita dei contadini, pescatori, allevatori, trasformatori che partecipano alla rete mondiale di “Terra Madre”. Le interviste fanno emergere intimi rapporti tra i prodotti tradizionali e il territorio in cui vivono. Ricerca promossa dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche e Slow Food.