Granai della Memoria

Bruno Tessa, tessitore ed ex maestro elementare, è stato intervistato per i Granai della Memoria nel 2014. Nato nel 1946 in una località a più di 1000 metri sul livello del mare nel comune di Coazze (TO) nella Val Sangone, dopo essersi diplomato all’istituto magistrale, diventa maestro elementare, professione che porterà avanti per 35 anni, senza però perdere quel legame con la natura e le montagne che ha sempre segnato la sua vita.

Una volta andato in pensione, ha deciso di dedicarsi ad un’antica tradizione dei suoi luoghi, la tessitura, in particolare modo della canapa, arte che richiede molto tempo e molta dedizione, specialmente se fatta con tecniche artigianali antiche. E’ proprio il tempo uno dei temi più cari a Tessa, ed in particolare l’evoluzione del rapporto con il valore, stravolto dalla non-logica della civiltà dei consumi, che si basa sul concetto errato che le risorse siano illimitate. Nel corso dell’intervista, Tessa descrive il mondo contadino della Val Sangone, definendosi testimone del passaggio di quest’area dal medioevo, poiché le condizioni non erano di granché mutate nei secoli precedenti, all’età moderna, che in pochissimi anni ha mutato radicalmente gli usi e i costumi della gente di montagna. Racconta come siano mutati i metodi di trasmissione del sapere, i valori come il rispetto e la famiglia, le usanze e le feste popolari, i giochi e la vita quotidiana, aggiungendo aneddoti vissuti in prima persona o raccontati dagli anziani di allora. Descrive inoltre il modello agricolo che andava per la maggiore fino a prima della crescita industriale, cioè quello domestico, in cui ogni famiglia possedeva qualche animale da cui poter ricavare latte, carne, uova, lana o da poter vendere, e della terra coltivata, soprattutto a patate e segale, che permetteva la sopravvivenza anche con pochi capi e piccoli appezzamenti. Nel corso dell’intervista, Bruno Tessa tocca altri temi fondamentali, come quello dell’acqua, quello dell’agricoltura naturale, pur prendendo le distanze dalla definizione di biologico, e del turismo sostenibile, che deve rispettare la natura e chi la vive. Al termine dell’intervista, Tessa illustra e spiega il funzionamento del telaio antico che utilizza tutt’oggi per i suoi manufatti.