
Franco Rossi
Il doppio lavoro in fabbrica e campagna
Franco rossi, nato nel 1937, racconta che di studi ne ha fatti pochi: a quei tempi si iniziava a lavorare subito perché c'erano la guerra, i razionamenti e la povertà. Ha fatto di tutto, anche il servo, ma la vita è dura e decide di raggiungere un parente a Torino per diventare operaio. Lavorare in fabbrica rappresenta un’entrata sicura perché non si devono temere gli imprevisti della natura. Ciononostante, la campagna gli manca e presto, grazie all’apertura di un cotonificio in zona, torna volentieri a casa, nel Monregalese. Così può dedicare il tempo libero alla terra verso cui “c’è una vera e propria affezione”, finché arriva il giorno in cui i risparmi gli permettono di acquistarne di propria da coltivare con il grande sostegno della moglie Maria, che si occupa anche della figlia e della casa.
Molti dei coetanei scappavano in cerca di migliore fortuna, chi in città, chi all’estero. I divertimenti erano pochi, ma con chi era rimasto ci si faceva compagnia: tutto era utile all'economia della campagna e ognuno faceva il suo per raggiungere uno scopo comune. La meccanizzazione è stata di grande aiuto facendo risparmiare tempo e soprattutto la fatica di portare tutto in spalla. Con il tempo si è riusciti a far aumentare le rese, non si prendeva più solo quello che la natura offriva e la terra era considerata un capitale da tenere stretto.
Oggi siamo tornati indietro: la campagna non rende perché manca chi la lavora e un vigneto abbandonato al suo destino è una sofferenza.L’auspicio è di vedere dei giovani tornare a fare gli agricoltori perché, se da un lato la vita non ha orari e le comodità sono scarse, sono tante anche le soddisfazioni: lavorare la vigna “è come una sveglia!”
Video table of contents
- La 5° elementare e poi a lavorare come
- La fabbrica: Torino e il cotonificiao Vittorio Olcese di Clavesana
- Senza lavoro a 42 anni e poi autista
- La pensione e il lavoro in campagna
- Siamo vecchi ma stiamo in campagna
- Ho visto la guerra, il cibo razionato e il mercato nero
- Tirare avanti con poco e le cose sono cambiate
- Dopo la guerra c’era la povertà, lavoro nero e senza protezioni
- A 15 anni, 1000 lire al giorno per zappare le vigne
- I soldi in campagna erano pochi e lavorando in fabbrica erano sicuri
- Il primo trattore, il secondo e il terzo..
- Tanti andavano via per cercare la paga sicura
- Se parlavi del sindacato ti licenziavano
- Ci siamo sposati da giovani e abitavamo con i miei genitori
- Il passeggino per la figlia fatto in casa
- La figlia lavora
- Siamo diventati matti, facciamo cene con gli amici ma da giovani no!
- Si andava nelle stalle in veglia con tutta la famiglia
- 8 ore in fabbrica con tanto straordinario e in più la campagna
- Una casa indipendente
- Si trasportava tutto in spalla
- Le nuove tecniche in vigna
- Cambiamenti del prezzo del grano
- Compra vendita di terreni
- La terra è ricercata anche oggi
- I contoterzisti costano troppo!
- La terra è sempre stata una rendita
- Una squadra di giovani aiutata dalla camera di commercio di Cuneo
- Chi vuole lavorare la terra deve avere voglia di farlo
- Ho sempre lavorato la vigna, è il nostro punto forte!
- Fossi giovane pianterei una vigna, ma non dolcetto!
- Lavorare la vigna è come una sveglia, quando suona bisogna andare
Interview information
Country: IT
Region: Piemonte
City: Clavesana
District: CN
Suburb: Ghigliani
Altitude: 300m s.l.m.
Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Clavesana
Franco Rossi
Date of birth: 11-01-1937
City: Clavesana
Profession: Pensioner
Languages: Italiano
Document by: Giovanna Donadel
Video by: Luca Percivalle
Created: 07-10-2015
Questo video fa parte del seguente archivio
Agriculture in Cuneo between tradition and innovation
Agriculture in Cuneo between tradition and innovation
The testimonials of fruit growers and vine growers, beekeepers and breeders, help us sketch the variegated patchwork of agriculture in Cuneo. The memories told are particularly relative to the choices of youths who in past years have opted for turning back to agriculture as a consciously chosen job. What made a big difference was the ability to innovate between new knowledge and past traditions. The archive itself is enriched- thanks to a dialogic relationship between generations- by some interviews to elderly farmers who documented the knowledge of their generation and the way in which they significantly contributed to the agricultural and economical development of the territory. Research promoted by the Province of Cuneo- Agriculture, Parks and Forests sector.