
Michele Vigna
L'esperienza di un trifolau
Michele Vigna, classe 1931, è un trifolaio che ha visto l'impatto del successo del tartufo bianco nel mondo dopo la Seconda guerra mondiale. Nel Dopoguerra, diventato operaio alla FIAT, Michele Vigna continua la sua attività di trifolau andando nelle notti autunnali a cercare i preziosi funghi.
L'intervista racconta quest'esperienza mettendo in luce l'importante contributo dato dai cani alla ricerca grazie al loro fiuto e della difficile relazione con i proprietari dei campi nonché con gli altri cercatori.
Indice del video
- Il tartufo prima della Seconda Guerra Mondiale non era così importante
- Il momnento giusto per la raccolta è da novembre in poi
- I tartufai sono tutti bugiardi
- Andavo solo di notte perché di giorno lavoravo alla FIAT a Torino
- La ricerca sotto la neve
- Le fasi lunari
- Il tartufo non nasce in un giorno ma cresce in più giorni
- E’ solo il cane che sente l’odore del tartufo noi non lo sentiamo
- Rapporto con il cane e il suo addestramento
- Non tutti i proprietari ti lasciano andare nei loro terreni
- Andavo solo di notte
- Il tartufo io l’ho sempre mangiato sulla “carne di coscia” (carne cruda)
- Mai rovinare le tartufaie
- Il boccone avvelenato al cane rivale
- Non andavo per interesse economico ma per piacere e passione
- Un detto popolare e una riflessione sul consumismo e sull’educazione dei bambini
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Cisterna d'Asti
Provincia: AT
Altitudine: 350m s.l.m.
Michele Vigna
Data di nascita: 25-10-1931
Lingue parlate: Dialetto piemontese
Scheda di: Luca Percivalle, Michele Fontefrancesco
Video di: Remo Schellino
Creato il: 02-01-2015
Questo video fa parte del seguente archivio
Il Tartufo Bianco
Il Tartufo Bianco
L’archivio racconta il tartufo bianco, conosciuto per i suoi sapori e aspetti mondani, ma pressoché ignoto nella sua veste culturale e identitaria che ha plasmato generazioni di raccoglitori. La ricerca realizza un substrato di conoscenze documentato attraverso decine di interviste: elementi storici, antropologici, rituali e miti riguardanti questo prezioso fungo, considerato ancora oggi, per molti versi, un mistero notturno. Il progetto è stato promosso dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, l’Associazione Nazionale “Città del Tartufo”, il Centro Nazionale Studi Tartufo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.