
Giancarlo Chiecchio
Agricoltura a Clavesana
Tra primi preziosi regali d’infanzia e uno scollinare a piedi verso scuola, Giancarlo Chiecchio racconta nell’intervista la sua storia di vita. Il libro sotto il braccio accompagnava molto spesso il pascolo prima dell’inizio delle lezioni scolastiche, una iniziazione in campagna che lo riporterà ad amare questo lavoro; i suoi successivi lavori lo conducono verso l’edilizia, maggiormente remunerativa prima della crisi economica.
Oggi questo suo ritorno nelle terre è contornato dall’apertura e gestione di un agriturismo.
Ricordando i tempi della mezzadria vi era la persona fortunata o meno; una fortuna derivante da chi poteva godere della metà dei guadagni e chi invece no. Il tempo con lo sviluppo industriale ha causalmente ammorbidito la mezzadria e allontanato dalle zone rurali la popolazione.
Non dimentica le chiavi della dispensa, sempre appese al collo della nonna, e la loro capacità di aprire non solo ricordi ma anche tesori culinari molto spesso inaccessibili: marmellata di mosto e noci, salumi, formaggi, ecc... Si rispettava una gerarchia e la nonna era all’apice di quella alimentare.
Questa testimonianza è stata raccolta nell'ambito del corso di Sociologia dei consumi tenuto dal prof. Paolo Corvo agli allievi Unisg del 1° anno del Corso di laurea magistrale in Promozione e Gestione del Patrimonio Gastronomico e Turistico (a.a. 2014-15).
Video table of contents
- L'infanzia e la scuola tra un lavoro e l'altro
- Il grano: il taglio a mano e la trebbiatura
- Il pozzo per attingere l'acqua
- 3 mucche, 5 pecore, qualche coniglio e si viveva bene
- Qui era tutta vigna, oggi c'è anche il noccioleto
- La mezzadria e il raccolto dimezzato
- La fine della mezzadria, la fabbrica e i soldi in banca
- Dall'agricoltura all'edilizia sino al ritorno in campagna con un agriturismo
- In campagna bisogna lavorare per raccoogliere
- La gelosia della terra: bisogna conoscere i lavori della campagna
- Il ritorno alla terra
- I matrimoni tra contadini di Langa e donne meridionali negli anni '70
- La fabbrica, la campagna e l'allevamento
- Le donne lavoravano più degli uomini: le lenzuola lavate con la cenere
- La panificazione comunitaria: i turni, i doveri e una focaccia docle
- La nonna e la chiave della dispensa appesa al collo
- Le uova nella soda per conservarle in inverno
- La dispensa: marmellata, salami, lardo, uova, olio, aceto, strutto e acciughe per la bagna cauda
- Le patate e i germogli
Interview information
Country: IT
Region: Piemonte
City: Clavesana
District: CN
Altitude: 300m s.l.m.
Giancarlo Chiecchio
Date of birth: 10-25-1955
City: Cigliè (Cn)
Languages: Italiano
Document by: Gianpaolo Fassino, Luca Percivalle, Alessandro Ditommaso
Video by: Camilla Cipriani, Agostino Petroni, Gianpaolo Fassino (intervista), Luca Percivalle (riprese)
Created: 17-03-2015
Questo video fa parte del seguente archivio
Agriculture in Cuneo between tradition and innovation
Agriculture in Cuneo between tradition and innovation
The testimonials of fruit growers and vine growers, beekeepers and breeders, help us sketch the variegated patchwork of agriculture in Cuneo. The memories told are particularly relative to the choices of youths who in past years have opted for turning back to agriculture as a consciously chosen job. What made a big difference was the ability to innovate between new knowledge and past traditions. The archive itself is enriched- thanks to a dialogic relationship between generations- by some interviews to elderly farmers who documented the knowledge of their generation and the way in which they significantly contributed to the agricultural and economical development of the territory. Research promoted by the Province of Cuneo- Agriculture, Parks and Forests sector.