
Luca Ghisolfo
Castagna essiccata nei tecci di Calizzano e Murialdo.
In Val Bormida sopravvive un’antica tecnica un tempo diffusa in tutto l’arco appenninico ligure e nelle valli piemontesi: l’essiccatura delle castagne nei “tecci”. I seccatoi, o tecci, sono piccole costruzioni in pietra di un solo locale con il tetto di scandole. All’interno, all’altezza di due o tre metri da terra, un soffitto di graticci in legno, la graia, permette al calore e al fumo di raggiungere le castagne. Ancora oggi, nei castagneti dell’Alta Valle Bormida, si trovano tecci attivi nascosti fra alberi secolari.
Dopo la raccolta, le castagne, prevalentemente della varietà Gabbina (o Gabbiana), si pongono sui soffitti a graticcio, sopra un fuoco basso e costante alimentato dalla potatura dei castagni o dalla pula. A mano a mano che procede la raccolta, gli strati aumentano: in totale l’affumicatura si protrae per due mesi circa. Al termine delle varie fasi di raccolta, le castagne si girano, portando quelle inferiori allo strato superiore per rendere uniforme l’affumicatura. Dopo questa operazione, detta “girata”, le castagne sono esposte al fumo ancora per cinque, dieci giorni e poi battute per eliminare la scorza. Usando le castagne essiccate, a Natale, con i frutti più grandi e belli, si preparano tradizionalmente le viette: la ricetta prevede di lessare le castagne secche per cinque ore in una pentola con un peso sopra che le mantenga sempre completamente sommerse dall’acqua. Particolarmente dolci, hanno un sapore che ricorda la frutta candita. Le castagne si raccolgono nel periodo compreso tra il 15 settembre ed il 15 novembre. Come trasformati possono essere consumati durante tutto l’anno.
Il Presidio si propone di valorizzare questa antica tecnica di raccolta e conservazione. Una cooperativa di raccoglitori di castagne ha redatto un disciplinare di produzione che delimita l’area di raccolta e indica nei dettagli le modalità di affumicatura, di lavorazione e di trasformazione.
La filiera è completa: alcuni bravissimi artigiani locali fanno parte della cooperativa e si sono impegnati a usare le castagne essiccate per realizzare biscotti, confetture, creme e gelati.
Indice del video
- Ho imparato da mio padre
- La castagna per Murialdo
- I produttori che hanno abbracciato il Presidio Slow Food
- Perchè non valorizziamo il nostro problema?
- Come è nato il Presidio Slow Food della castagna dei Tecci
- Slow Food per Murialdo
- La sfida del Presidio
- I momenti difficili
- Il futuro della castagna
- Le nuove leve di casticultori
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Liguria
Città: Murialdo
Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Presidi_e_Arca_del_Gusto_di_Slow_Food
Urls: Castagna essiccata nei tecci di Calizzano e Murialdo Presidio Slow Food
Immagini allegate:
Luca Ghisolfo
Data di nascita: 03-05-1979
Città: Savona
Scuola: Scuola superiore
Professione: Commerciante
Lingue parlate: Italiano
Scheda di: Marcello Marengo
Video di: Giacomo Piumatti e Michele Fontefrancesco
Creato il: 25-11-2021
Questo video fa parte del seguente archivio
Presídi Slow Food
Presídi Slow Food
L'archivio raccoglie le testimonianze di piccoli produttori, contadini, pastori, pescatori e artigiani impegnati da anni nella lotta per il recupero di saperi e sapori inscindibilmente legati a territori spesso marginali. Uniti nel riconoscere un valore universale alla biodiversità e alla varietà di culture, intesi come elementi direttamente connessi all’alimentazione, questi uomini combattono strenuamente i modelli economici proposti dalla grande distribuzione dalle forze economiche che tutto omologano nel nome della modernità e dell’efficienza. Archivio promosso dalla Fondazione Slow Food per la Biodiversità.