Davide Lovera

Parva Domus: agriturismo, produzione insaccati e allevamento suini allo stato semibrado

Davide Lovera lavorava per una casa editrice a Torino quando con la moglie decide di trasferirsi in campagna aprendo un'attività agricola. Parva Domus nasce come agriturismo con la coltivazione di verdura e piccoli frutti per poi passare all'allevamento semibrado di maiali con un annesso laboratorio di trasformazione delle carni. Il territorio si presta bene a questo tipo di allevamento in quanto negli anni '70 le colture agricole delle colline circostanti vennero abbandonate favorendo il crescere di boschi impraticabili. Davide crea così il progetto Food for Forest con l'intento di unificare le proprietà frammentate dei boschi tramite l'Associazione Fondiaria per poter passare ad un allevamento estensivo dei maiali, Dagli attuali 20 capi ad ettaro si passerà a un capo ad ettaro privilegiando da una lato il benessere animale ma anche salvaguardando il dissesto delle colline e manutenendo, rendendo percorribili, i boschi della zona. L'azienda Parva Domus vende i suoi prodotti al mercato in quanto lo ritiene un punto privilegiato per incontrare i clienti. Davide non investe in pubblicità ma invita i suoi clienti a non credere ai suoi racconti andando a visitare direttamente la sua azienda.

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Il progetto “Le ragioni della terra. Parole, gesti e storie dell’agricoltura piemontese”, realizzato da Regione Piemonte - Direzione Agricoltura in collaborazione con il Laboratorio “Granai della memoria” dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, è stato avviato nella primavera del 2017 con l’obiettivo di individuare, selezionare e raccogliere testimonianze rappresentative della complessità e diversificazione territoriale, culturale e imprenditoriale del sistema agricolo piemontese.

Il metodo che ha portato all’individuazione dei soggetti da intervistare, sulla base dell’esperienza di indagine etnografica e di campionamento maturata nel corso degli anni dal Laboratorio “Granai della memoria” ha un punto di partenza geografico rappresentato dai 15 areali in cui il territorio regionale piemontese è stato suddiviso all’interno del Piano paesaggistico regionale. Per ciascun areale sono state quindi indagate almeno due realtà imprenditoriali, avendo cura di rappresentare comunque un’articolazione provinciale e una copertura delle diverse filiere produttive del comparto agricolo piemontese. Successivamente, si è lavorato per individuare soggetti da un lato detentori di specifiche conoscenze di natura orale e gestuale in campo agricolo, dall’altro con un vissuto biografico ed esperienziale diversificato: il risultato è uno scenario in cui convivono aziende di tradizione secolare e plurisecolare a fianco di nuove forme di imprenditorialità, sovente portate avanti con originalità e creatività da “neocontadini”, persone che per esperienze di vita e percorsi lavorativi si sono avvicinate al mondo agricolo non già per continuità con l’impegno famigliare ma per scelta.

Le testimonianze raccolte hanno preso la forma di 35 video-interviste della durata di 3-5 minuti che sono disponibili sul portale di Regione Piemonte “Piemonte Agri Qualità” (www.piemonteagri.it), mentre in questa sezione del portale “Granai della memoria” sono archiviate le interviste intere.

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