Diego Zadel

L'apicoltura di montagna nelle Valli di Lanzo

Il nonno di Diego Zadel era originario della Valli di Lanzo, ma lui è nato e lavora in parte a Torino. In un corso per apicoltura conosce Pamela e in entrambi scoppia la passione per il mondo delle api. Aprono così l'Ape Drola un'azienda con sede a Cantoira. L'apicoltura è presente da sempre nelle Valli di Lanzo sia per l'autoconsumo che come integrazione al reddito famigliare anche perchè per la sua estensione si presta bene al questo tipo di attività. Le Valli di Lanzo vanno infatti dai dalla pianura ai 200o metri di altitudine con fioriture e mieli che vanno dall'acacia al rododendro. Da alcuni anni Diego e Pamela sperimentano anche fermentazioni con la produzione di idromiele e di aceto di miele. Per loro l'intervento umano deve essere minimo, "meno intervento umano c'è e più l'animale è a suo agio e il prodotto migliore". I loro prodotti sono venduti nei negozi nelle valli. Diego ci racconta che a differenza delle grandi città a Cantoria c'è prossimità umana, ci si conosce tutti, il pane e il latte si comprano dalle persone e non nei negozi, così come il loro miele è quello di Pam e Diego. Un miele per le persone del posto e per chi vuole conoscere le Valli di Lanzo.

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Il progetto “Le ragioni della terra. Parole, gesti e storie dell’agricoltura piemontese”, realizzato da Regione Piemonte - Direzione Agricoltura in collaborazione con il Laboratorio “Granai della memoria” dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, è stato avviato nella primavera del 2017 con l’obiettivo di individuare, selezionare e raccogliere testimonianze rappresentative della complessità e diversificazione territoriale, culturale e imprenditoriale del sistema agricolo piemontese.

Il metodo che ha portato all’individuazione dei soggetti da intervistare, sulla base dell’esperienza di indagine etnografica e di campionamento maturata nel corso degli anni dal Laboratorio “Granai della memoria” ha un punto di partenza geografico rappresentato dai 15 areali in cui il territorio regionale piemontese è stato suddiviso all’interno del Piano paesaggistico regionale. Per ciascun areale sono state quindi indagate almeno due realtà imprenditoriali, avendo cura di rappresentare comunque un’articolazione provinciale e una copertura delle diverse filiere produttive del comparto agricolo piemontese. Successivamente, si è lavorato per individuare soggetti da un lato detentori di specifiche conoscenze di natura orale e gestuale in campo agricolo, dall’altro con un vissuto biografico ed esperienziale diversificato: il risultato è uno scenario in cui convivono aziende di tradizione secolare e plurisecolare a fianco di nuove forme di imprenditorialità, sovente portate avanti con originalità e creatività da “neocontadini”, persone che per esperienze di vita e percorsi lavorativi si sono avvicinate al mondo agricolo non già per continuità con l’impegno famigliare ma per scelta.

Le testimonianze raccolte hanno preso la forma di 35 video-interviste della durata di 3-5 minuti che sono disponibili sul portale di Regione Piemonte “Piemonte Agri Qualità” (www.piemonteagri.it), mentre in questa sezione del portale “Granai della memoria” sono archiviate le interviste intere.

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