
Piercarlo Albertazzi
A tutela del cardo gobbo
Piercarlo Albertazzi è Vicepresidente del Consorzio di tutela e Responsabile del presidio Slow Food del cardo gobbo, varietà Spadone: incarichi che ha assunto per preservarne la produzione tradizionale. Un ortaggio che ha trovato nella zona di Nizza Monferrato il suo perfetto habitat grazie anche alle frequenti alluvioni del torrente Belbo che ha reso il terreno ricco di nutrienti e particolarmente adatto a questa coltura.
Nella sua intervista indica i punti più salienti del rigido disciplinare che regola la sua produzione e i progetti in atto, e futuri, per svilupparne ulteriormente la coltivazione che, attualmente, non riesce a soddisfare pienamente la domanda.
Il cardo gobbo, che già nasce come coltura all'insegna dei dettami dell'agro-ecologia, recentemente è stato reso ancora più sostenibile grazie alle iniziative del Consorzio di tutela che, ad esempio, ne ha curato il nuovo packaging.
Indice del video
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Asti
Località: Nizza Monferrato
Piercarlo Albertazzi
Data di nascita: 15-05-1954
Città: Alessandria
Professione: Altro
Lingue parlate: Italiano
Scheda di: Laura Bugliazzini
Video di: Laura Bugliazzini, Luca Ghiardo
Creato il: 21-03-2025
Questo video fa parte del seguente archivio
Nutrire l'identità piemontese: storie di bagna cauda
Nutrire l'identità piemontese: storie di bagna cauda
La bagna cauda è un complesso e articolato sistema gastronomico costituito in parte dagli ingredienti che la compongono, ma soprattutto da un corredo di aspetti della cultura capace di veicolare simboli, tradizioni, saperi delle comunità del Basso Piemonte dalle quali è considerata cibo identitario.
Un piatto nel quale ogni variante della ricetta fa parte di una tradizione diversa: centinaia di possibili preparazioni che differiscono tra di loro, accomunate da tratti distintivi quali la convivialità, la condivisione, l’ironia, la celebrazione di un evento festivo non solenne. Un’unica convergenza che rappresenta il filo conduttore di questo archivio nel quale si trovano interviste di agricoltori, cuochi, e di coloro che vivono l’esperienza della pratica della bagna cauda come un momento di comunione col cibo e la collettività.
Un significato che, negli ultimi dodici anni, l’Associazione Culturale Astigiani ha saputo cogliere, proponendo alle comunità piemontesi, non solo residenti in Piemonte, la partecipazione al Bagna cauda day. Un’iniziativa di grande successo che, nell’edizione del 2024, ha coinvolto oltre 30.000 commensali.