
Sebastiano Conti
Un riso siciliano e biologico per gli arancini
Sebastiano Conti, classe 1967, è il titolare dell’Azienda Agricola Agribio Conti, situata a Lentini. L’azienda fu fondata negli anni Settanta dai fratelli Ferrari, originari dell’Emilia, che trasformarono i terreni paludosi della Piana di Lentini in un’area produttiva e innovativa grazie a interventi di miglioramento agronomico. In particolare, attraverso la coltivazione della sulla, una pianta azoto-fissatrice, la rotazione delle colture e la canalizzazione delle acque, riuscirono a rigenerare e valorizzare i terreni.
Nel 2006, Sebastiano rileva l’intera azienda, subentrando al padre e proseguendo nell’opera di diversificazione colturale e produttiva. Durante questo processo, quasi per gioco, inizia a coltivare il riso, sostenuto da due docenti dell’Università di Catania, ispirati dall’idea di realizzare arancini con ingredienti biologici coltivati e prodotti in Sicilia. Fin dall’inizio, i risultati sono stati entusiasmanti, sia in termini di produttività sia di qualità, incentivando Sebastiano ad ampliare progressivamente la superficie coltivata a riso.
L'intervista evidenzia alcuni aspetti distintivi del metodo di coltivazione del riso adottato da Sebastiano, che tiene conto delle condizioni climatiche e pedologiche uniche della Piana di Lentini, molto diverse da quelle della Pianura Padana.
Indice del video
- I fratelli Ferrari e l'opera di miglioramento dei terreni attraverso la coltivazione della sulla, le rotazioni e la canalizzazione delle acque.
- Dal padre di Sebastiano, all'acquisto di tutta l'azienda nel 2006.
- La coltivazione del riso per realizzare arancini a partire da materie prime biologiche siciliane.
- La necessità di investire in attrezzature per chiudere man mano la filiera e rendere il riso siciliano indipendente.
- Il sistema di coltivazione adottato: minima lavorazione dopo lo sfalcio delle foraggere, scoline, irrigazione a scorrimento.
- Il riso e la malaria in Sicilia.
- L'idea di far ritornare il riso in Sicilia: un'idea che mi è piaciuta.
- La minima lavorazione in ragione di un terreno fertile nei primi centimetri di profondità: conoscere la propria terra.
- Un agricoltore del Piemonte tra i miei campi potrebbe sospettare che si usino prodotti chimici in campo: non abbiamo le infestanti, siamo biologici veri.
- Il biologico lo fai perché ci credi e ti fa stare bene. Il valore del biologico. Un valore di famiglia, sostenibile economicamente.
- L'assenza di piante in competizione con il riso.
- Il primo anno abbiamo seguito le tecniche usate per le altre colture con risultati eccellenti.
- L'esigenza di chiudere la filiera del riso in Sicilia.
- Un riso con una sua identità.
- Una pianta che impoverisce il terreno e necessita di rotazioni lunghe.
- Il nostro sistema di rotazione.
- La gestione delle acque e i Consorzi: un punto fondamentale e fortemente critico.
- La difficoltà a conciliare le esigenze degli agricoltori con i ritmi dei consorzi irrigui, le inefficienze della macchina pubblica.
- Fare agricoltura biologica in Sicilia.
- Il cambiamento della fauna con la coltivazione del riso.
- La coltivazione del riso è percepita con grande interesse e curiosità dai siciliani.
- L'irrigazione dei campi e la necessità di coltivare su terreni adatti.
- Perché siamo i soli a produrre riso in Sicilia, le difficoltà e la speranza di essere raggiunto da altri.
- L'assenza di contributi e i pochi aiuti: la necessità di procedere per passi.
- Il mio modello è replicabile in Sicilia.
- La coltivazione dei funghi pleurotus iniziata a 19 anni.
- Chiudere la filiera per incentivare la diffusione della risicoltura in Sicilia.
- La propensione a innovare e diversificare.
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Sicilia
Città: Lentini
Frazione: Contrada Cuccumella
Urls: Agribio Conti
Sebastiano Conti
Data di nascita: 03-10-2024
Professione: Agricoltore
Lingue parlate: Italiano
Scheda di: Luca Ghiardo
Video di: Luca Ghiardo, Vincenzo Sottosanti
Creato il: 08-11-2014
Questo video fa parte del seguente archivio
Storie di riso
Storie di riso
Il cibo è una fondamentale risorsa per l’uomo e la sua salute, sia attraverso l’apporto di nutrienti, sia per la capacità di incarnare tratti della cultura umana che giocano un ruolo di primo piano per il nostro benessere.
Ogni territorio ha costruito nel tempo originali modalità attraverso le quali rapportarsi ai frutti della sua terra, arricchendoli di rituali, significati simbolici e consuetudini culinarie. Molta parte di queste relazioni è andata perduta in seguito agli anni del boom economico, con l’esodo dalle campagne verso i centri urbani, con l’avvento di un’agricoltura per la produzione di massa e da ultimo con la globalizzazione dei mercati e il conseguente impoverimento del patrimonio di biodiversità ed etnodiversità.
Scopo di questo archivio è raccogliere testimonianze relative al principale areale di produzione risicola in Europa, ovvero la Pianura Padana, e indagare, attraverso l’analisi di fonti testuali e testimonianze raccolte sul campo, sia ciò che sopravvive di tale patrimonio, sia i modi in cui si è evoluto ed è giunto a noi, prestando un’attenzione particolare ai nessi espliciti ed impliciti che legano cibo e salute.