Alberto Capatti
Nato a Como nel 1944 è attualmente in pensione. Nella sua carriera Universitaria è stato Assistente ordinario di Lingua e Letteratura Francese, Professore associato di Lingua e Letteratura Francese, titolare dell’l’insegnamento di Lingua francese presso la Facoltà di Scienze Politiche (Milano) e, dal 1992 titolare dell’insegnamento di Storia della Lingua Francese, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia (Pavia). Dal 2005 al 2012 professore associato e professore ordinario di storia della cucina e della gastronomia, presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo dove è stato Rettore dal 2005 al 2008. Nella sua carriera non Accademica è stato Direttore de la rivista mensile “La Gola”, dal 1984-1989, Direttore della rivista mensile “Slow” dell’associazione Slow Food, dal 1994-2004 e membro del comitato scientifico dell’ IEHCA (Institut Européen Histoire et Culture alimentaire), dal 2005-2012. Curatore, nel 2001, con la direttrice della Bibliothèque de l’Arsenal della mostra " Livres en bouche” presso la Bibliothèque Nationale de France, insignito dell’ “ordre du mérite agricole” Presidente Fondazione Gualtiero Marchesi e Direttore Scientifico Fondazione CasArtusi. Ricordiamo alcune delle sue pubblicazioni, Le goût du nouveau, Albin Michel, 1989 La cucina italiana, Laterza, 1999 (con Massimo Montanari), L’osteria nuova, Slow Food editore, 2000, Il boccone immaginario, Slow Food editore, 2010, Edizione con commento de La scienza in cucina di Pellegrino Artusi (BUR, 2010), Storia della cucina italiana (1945-2000), Tommasi, 2014, Piccolo atlante dei cibi perduti. Storie di cucina dimenticata, Slow Food Editore 2022, Storia del panino italiano. Un intramontabile boccone di felicità, Slow Food Editore 2024.
Indice del video
- Sono nato in una famiglia di industriali della seta
- E gettarmi nella rivista La Gola
- Come ho conosciuto Petrini
- la rivista Slow
- chi riuscì ha trasformare in Università il progetto
- io ho vissuto, ho scritto, ho avuto dei colleghi sempre più interessanti
- la parola politica non era presente
- Folco Portinari era uno strano personaggio
- Anthelme Brillat-Savarin era un personaggio
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: bra
Frazione: Pollenzo
Urls: Capatti, Alberto Noto storico della gastronomia italiana, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo
Immagini allegate:
Bibliografia:
Storia del panino italiano Slow Food Editore Marzo 2024
Piccolo atlante dei cibi perduti Slow Food Editore Marzo 2023
La ricetta della ricetta Slow Food Editore Marzo 2022
Mangiapensieri. Lessico immaginario del cibo 2017
Vegetit. Le avanguardie vegetariane in Italia: 1 2016
Figurine di gusto 2015
Storia della cucina italiana 2014
L'arte di mangiare bene e sano (Minima) 2014
Cibo identità territorio dialogo. Tipicità della piramide alimentare. Escursioni gastronomiche e culturali nella… 2014
Le parole della frutta. Storia, saperi, immagini tra medioevo ed età contemporanea 2012
Il boccone immaginario. Saggi di storia e letteratura gastronomica ( AsSaggi) Slow Food Editore 2010
L'osteria nuova. Una storia italiana del XX secolo (AsSaggi) Slow Food Editore 2009
La cucina italiana. Storia di una cultura (Economica Laterza) 2005
La cucina italiana. Storia di una cultura (I Robinson. Letture) 2002
La cucina italiana. Storia di una cultura (Storia e società) 1999
Il tappeto rosso. Con dodici tavole di un Maestro del Noveento. 1995
Occhio al cibo. Immagini per un secolo di consumi alimentari in Italia. 1992
Memorie di Madame Ludovica: manoscritto anonimo fra le carte di Gustave Flaubert
Capatti ha curato l’Autobiografia di Pellegrino Artusi (Milano 1993) e la Storia d’Italia, Annali 13, L’alimentazione (con A. De Bernardi e A. Varni, Torino 1998). È autore, tra l’altro, di L’osteria nuova (Bra 2000).
Scheda di: Marcello Marengo
Video di: Davide Porporato, Giacomo Piumatti
Creato il: 09-04-2024
Questo video fa parte del seguente archivio
Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo
Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo
L’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, nata e promossa nel 2004 dall’associazione internazionale Slow Food con la collaborazione delle regioni Piemonte ed Emilia Romagna, è un’università non statale legalmente riconosciuta dallo stato italiano. L’ateneo forma i gastronomi, nuove figure professionali che hanno conoscenze e competenze interdisciplinari nell’ambito delle scienze, cultura, politica, economia ed ecologia del cibo e sono in grado di sviluppare valori come la sostenibilità e la sovranità dei sistemi alimentari globali, comprendendo tutte le fasi, dalla produzione al consumo. La chiave di volta di quello che può essere definito gastronomo è la profonda comprensione del cibo come valore e del suo ruolo importante nel creare e modellare la società.