
Giovanni Damonte
Esperienze di un trifolau
Giovanni Damonte, classe 1951, è un cercatore di tartufi di Canale oggi in pensione.
Nell'intervista racconta di come ha iniziato la sua esperienza, grazie al dono di un vecchio cane da tartufi datogli dallo zio quando era un ragazzo. Nei suoi molti anni di esperienza, Giovanni Damonte spiega come lui abbia sempre cercato tartufi di notte, dopo essere tornato a casa da lavoro, ma che la notte sia preferita dai trifolai principalmente per un motivo di segretezza.
Nella sua intervista inoltre, Damonte presenta i vari tipi di tartufo che si riescono a trovare tra Langa e Roero, le loro caratteristiche e le tecniche usate per la cerca.
Indice del video
- Presentazione
- Proverbio: la notte dei Santi
- Per legge si possono raccogliere funghi nei boschi e non nei terreni coltivati
- I primi tartufi a San Martino sono bianchi dentro e a Natale sanno d'aglio
- Ho individuato dei tartufi senza l’aiuto del cane
- Sono sempre andato di notte
- La pianta tartufigena
- Detto popolare
- Fasi lunari
- La passione della ricerca e il lavoro del cane
- Profumo del tartufo e la profondità a cui cresce il tartufo
- I bocconi avvelenati per il cane
- Le masche e la notte
- Tra tartufai siamo più amici sotto i portici di Canale che nei boschi
- Saggezza popolare
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Canale
Provincia: CN
Altitudine: 194m s.l.m.
Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Canale_(Italia)
Giovanni Damonte
Data di nascita: 11-05-1951
Lingue parlate: Italiano
Scheda di: Luca Percivalle, Michele Fontefrancesco
Video di: Remo Schellino
Creato il: 02-01-2015
Questo video fa parte del seguente archivio
Il Tartufo Bianco
Il Tartufo Bianco
L’archivio racconta il tartufo bianco, conosciuto per i suoi sapori e aspetti mondani, ma pressoché ignoto nella sua veste culturale e identitaria che ha plasmato generazioni di raccoglitori. La ricerca realizza un substrato di conoscenze documentato attraverso decine di interviste: elementi storici, antropologici, rituali e miti riguardanti questo prezioso fungo, considerato ancora oggi, per molti versi, un mistero notturno. Il progetto è stato promosso dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, l’Associazione Nazionale “Città del Tartufo”, il Centro Nazionale Studi Tartufo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.