Granai della Memoria Granai della Memoria - The Granaries of Memory

Universita di Scienze Gastronomiche Slow Food


Zefferino Bianco

Cani e tartufi, passione e riservatezza

Zefferino, classe 1953, è pensionato e vive in Valle Cerrina. Impara per caso ad andare a tartufi, su suggerimento del cugino trifolau che nota che il suo cane ha un buon naso e l’istinto ad andare a tartufi. Questa è una delle zone più rinomate nel Monferrato per la raccolta del tartufo e si tengono anche delle fiere a Murisengo e Odalengo Piccolo.

Zefferino occasionalmente vende tartufi ma si definisce un hobbista e un appassionato, di mestiere lavorava in fabbrica e faceva lavori d’agricoltura con il padre. Dalla sua intervista traspare il ruolo chiave che il cane copre per il tartufaio. Zefferino parla a lungo dei suoi cani e addirittura si commuove al ricordo del primo.

In questa testimonianza si trovano indicazioni importanti a proposito dell’ecosistema del tartufo, di come si addestrano i cani, delle influenze dei cicli lunari e delle condizioni atmosferiche. Si trovano poi una serie di principi che regolano il mondo dei tartufi, e in particolare delle regole su come vendere il tartufo rispettando il “codice” del tartufaio.

Quest’intervista è stata realizzata nella primavera del 2015 nell’ambito di una ricerca antropologica finalizzata alla redazione di una tesi di laurea dal titolo “Alchimie del Tartufo in Monferrato. Storie di Uomini e Cani”, discussa presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

Indice del video

  1. Operaio alla Teksid, agricoltore e tartufaio
  2. L'inizio: lo suocero gli regala un cane
  3. Il cugino prende il cane e trova un tartufo
  4. All'inizio mi guidavano il cane e i consigli di un vicino
  5. La morte del primo cane da tartufi
  6. Storie e genealogie di cani
  7. Madre e figlia: vivono nello stesso serraglio ma sono nemiche per i tartufi
  8. Una nuova discendenza
  9. Vado a tartufi neri solo per insegnare ai cani giovani
  10. I luoghi dove crescono i tartufi: a volte sembra impossibile!
  11. La simbiosi tra le piante a volte origina tartufi: è un mistero
  12. Il legame tra terreno e pianta dà la forma al tartufo
  13. Pioppo, rovere, salice, tiglio, carpino e nocciolo nero
  14. Il calendario: si va a tartufi bianchi da ottobre a dopo Natale
  15. Il tartufo
  16. Di notte il cane lavora meglio, c'è più tranquillità
  17. Quando escono i tartufi
  18. Pioggia, grandine e tartufi
  19. La luna
  20. Un aneddoto: tanti tartufi sotto la neve
  21. Piante che fanno i tartufi
  22. Bisogna passare quando è il momento giusto
  23. Una volta c'erano meno tartufai e più tartufi
  24. Il vero tartufaio non dice mai niente: la concorrenza
  25. Trovare i tartufi con il bastone
  26. Purtroppo le tartufaie!
  27. Negozianti, fiere e riservatezza del tartufaio
  28. I tartufai che arrivano da fuori
  29. Il tartufo come regalo, per riconoscenza
  30. Il tartufo in cucina condisce: carne cruda, uovo, riso, acciughe e il burro da mettere in freezer
  31. Il tartufo
  32. La passione e il piacere di andare a tartufi con il cane
  33. Per fare un cane ci vogliono 4 anni, per fare un tartufaio ci vuole una vita
  34. Il rapporto con il cane: versi gesti e parole
  35. L'avvelenamento dei cani e i cacciatori
  36. Rapporti tra tartufai: ognuno è geloso della propria zona

Dati intervista

Informazioni geografiche

Nazione: IT

Regione: Piemonte

Città: Odalengo Grande

Provincia: AL

Altitudine: 381m s.l.m.

Collegamenti e allegati

Testimoni della memoria

Zefferino Bianco

Anno: 1953
Professione: Operaio
Lingue parlate: Italiano, dialetto piemontese

Scheda di: Giorgia Francia
Video di: Giorgia Francia, Luca Percivalle
Creato il: 09-05-2015

Questo video fa parte del seguente archivio
Il Tartufo Bianco

Il Tartufo Bianco

L’archivio racconta il tartufo bianco, conosciuto per i suoi sapori e aspetti mondani, ma pressoché ignoto nella sua veste culturale e identitaria che ha plasmato generazioni di raccoglitori. La ricerca realizza un substrato di conoscenze documentato attraverso decine di interviste: elementi storici, antropologici, rituali e miti riguardanti questo prezioso fungo, considerato ancora oggi, per molti versi, un mistero notturno. Il progetto è stato promosso dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, l’Associazione Nazionale “Città del Tartufo”, il Centro Nazionale Studi Tartufo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

Altri video