
Piercarlo Fulcheri
I cambiamenti in agricoltura negli ultimi 60 anni
Classe 1945, Piercarlo Fulcheri ha vissuto tutta la vita al Villero, frazione di Bastia Mondovì.I primi ricordi hanno come protagonista il lavoro dei contadini. S’invecchiava in fretta perché si faticava molto, non sono in campagna dove il terreno era lavorato con la sola forza delle braccia, ma anche nelle case, prive delle comodità di oggi come l’acqua, l’elettricità e il riscaldamento.
La prima grande rivoluzione è quella dei trattori che insieme allo sviluppo delle tecniche agricole ha il potere di aumentare le rese, portando con sé un’ondata di ottimismo. Si piantano anche colture nuove per la zona, come il pesco o l’orzo. Quest’ultimo va a sostituire la biada con cui erano nutriti i cavalli da lavoro. Tuttavia, la modernità e il maggiore scambio di merci agricole con l’esterno, nascondono anche insidie come una più facile diffusione delle malattie fra piante e bestiame. Per i casi più gravi si chiamava il veterinario, ma nelle stalle c’era sempre l’immagine di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali; c’erano bovini, qualche suino, galline e i conigli, fonti di carne e uova per la famiglia, qualche pecora per le robiole e i cani da guardia. Non mancavano nemmeno gli animali di fantasia, come la Gatta Marella che si pensava vivesse in fondo ai pozzi e fosse molto dispettosa con i bambini che si sporgevano troppo nel prendere l’acqua. Questa ed altre storie, insieme a qualche scherzo bonario “per farsi furbi” rappresentavano la scuola dei vecchi, basata sulla pratica, l’esempio e l’osservazione dei fenomeni naturali.
Il Villero è cambiato tanto in questi anni: invece dei canti popolari, oggi in lontananza si percepisce il rumore degli attrezzi. Molte sono, però, le buone pratiche sopravvissute in questa comunità, dalla condivisione delle spese per l’acquisto e la manutenzione dei macchinari utili a tutti, all’usanza di ritrovarsi ogni due settimane a casa dell’uno o dell’altro per impastare e cuocere il pane!
Indice del video
- Una vita da contadino
- Era tutto diverso, i lavori fatti a mano
- Niente acqua e riscaldamento in casa
- I lavori fatti a mano: mais, grano, uva
- Andavo all'asilo a piedi
- Oggi con i trattori è cambiato tutto
- Sul primo trattore mi davo le arie
- Si produce di più
- Selezione, semina e resa del grano
- Il bestiame era per il lavoro, ora per la carne
- Polli e conigli
- Il pesco e l'orzo
- Adesso si guadagna di più ma una volta non si spendevano soldi
- Era più dura ma si viveva meglio, si stava insieme
- Lavorando si cantava sempre, adesso la vita è frenetica
- Sant'Antonio e il veterinario: religione e sicienza
- Compra vendita di bestie e terreni
- La verità sul prezzo non usciva mai fuori
- Non c'è terra libera per aprire una grossa azienda
- Per i giovani ci vuole molta terra e gli anziani che aiutino
- Ho imparato guardando i vecchi che lavoravano
- Gli scherzi ai ragazzi: la macchina per lavare le orecchie al maiale
- Le storie raccontate durante le veglie: non si imparava dai libri o dalla TV
- La
- La luna per la semina, i prati la legna
- Un consiglio su dove piantare una vigna
- Il vino fatto in casa ieri e oggi
- Il
- Con più culture si lavora sempre
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Bastia Mondovì
Provincia: CN
Altitudine: 294m s.l.m.
Piercarlo Fulcheri
Data di nascita: 10-03-1945
Città: Bastia Mondovì (CN)
Professione: Agricoltore
Lingue parlate: Italiano
Scheda di: Giovanna Donadel, Luca Percivalle
Video di: Giovanna Donadel, Luca Percivalle
Creato il: 07-10-2015
Questo video fa parte del seguente archivio
L'agricoltura cuneese fra tradizione e innovazione
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Le testimonianze di frutticoltori e viticoltori, apicoltori e allevatori, contribuiscono a tracciare il variegato mosaico dell'agricoltura cuneese. Le memorie raccontate riguardano particolarmente le scelte dei giovani che nel corso degli ultimi anni hanno optato al ritorno agricolo come consapevole scelta lavorativa. A fare la differenza la capacità di innovarsi tra nuove conoscenze e vecchie tradizioni. L'archivio a sua volta è arricchito – in un dialogico rapporto fra generazioni – da alcune interviste ad anziani agricoltori che documentano le conoscenze della loro generazione e il modo in cui hanno contribuito in maniera significativa allo sviluppo agricolo ed economico del territorio. Ricerca promossa dalla Provincia di Cuneo - Settore Politiche Agricole, Parchi e Foreste.