
Alessandro Viazzo
Apicoltura e coricoltura in un territorio pedemontano
Alessandro Viazzo intraprende gli studi universitari in economia ma li abbandona presto per rilevare l'azienda di famiglia. Il nonno e la madre già coltivavano la terra ma negli anni le colture si sono trasformate abbandonando il vigneto per passare alla coricoltura e all'apicoltura. Produce una nocciola biologica già dal 1991. La produzione è inferiore ma la qualità e la genuinità permettono di vendere meglio il prodotto, sempre più apprezzato nelle pasticcerie della zona. Anche il miele prodotto è certificato biologico, incentrando la produzione sulla qualità a discapito della quantità. Entrambi i prodotti sono venduti in parte all'ingrosso ma una quantità sempre maggiore è venduta al dettaglio in azienda o nei negozi della zona. La soddisfazione come ci racconta Alessandro è nel creare una comunità di vendita, nel fare riconoscere il territorio attraverso i prodotti della terra perchè "ogni zona ha i suoi gusti ed è un piacere farla assaporare".
Video table of contents
- Azienda di famiglia biologica dal 1991
- Coricoltura, apicoltura e viticoltura
- Il tempo trascorso nella natura
- Prendersi cura delle api
- Api sentinelle dell'inquinamento ambientale
- Cambiare atteggiamento con la natura
- Rapporto tra territorio e colture
- La produzione viticola: dolcetto, barbera e vino bianco
- Nocciole: vendita all'ingrosso e al dettaglio
- Produzione e vendita del miele
- La vendita al dettaglio e all'ingrosso
- Fare conoscere il territorio
- Biodistretto "Suol d'Aleramo"
- Cliente interessato al mondo agricolo
Interview information
Country: IT
Region: Piemonte
City: Spigno Monferrato
Alessandro Viazzo
Date of birth: 02-12-1991
City: Acqui Terma
School: High school or Secondary
Profession: Farmer
Languages: Italiano
Document by: Luca Percivalle, Davide Porporato, Gianpaolo Fassino
Video by: Luca Percivalle, Davide Porporato, Gianpaolo Fassino
Created: 07-04-2018
Questo video fa parte del seguente archivio
Il progetto “Le ragioni della terra. Parole, gesti e storie dell’agricoltura piemontese”, realizzato da Regione Piemonte - Direzione Agricoltura in collaborazione con il Laboratorio “Granai della memoria” dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, è stato avviato nella primavera del 2017 con l’obiettivo di individuare, selezionare e raccogliere testimonianze rappresentative della complessità e diversificazione territoriale, culturale e imprenditoriale del sistema agricolo piemontese.
Il metodo che ha portato all’individuazione dei soggetti da intervistare, sulla base dell’esperienza di indagine etnografica e di campionamento maturata nel corso degli anni dal Laboratorio “Granai della memoria” ha un punto di partenza geografico rappresentato dai 15 areali in cui il territorio regionale piemontese è stato suddiviso all’interno del Piano paesaggistico regionale. Per ciascun areale sono state quindi indagate almeno due realtà imprenditoriali, avendo cura di rappresentare comunque un’articolazione provinciale e una copertura delle diverse filiere produttive del comparto agricolo piemontese. Successivamente, si è lavorato per individuare soggetti da un lato detentori di specifiche conoscenze di natura orale e gestuale in campo agricolo, dall’altro con un vissuto biografico ed esperienziale diversificato: il risultato è uno scenario in cui convivono aziende di tradizione secolare e plurisecolare a fianco di nuove forme di imprenditorialità, sovente portate avanti con originalità e creatività da “neocontadini”, persone che per esperienze di vita e percorsi lavorativi si sono avvicinate al mondo agricolo non già per continuità con l’impegno famigliare ma per scelta.
Le testimonianze raccolte hanno preso la forma di 35 video-interviste della durata di 3-5 minuti che sono disponibili sul portale di Regione Piemonte “Piemonte Agri Qualità” (www.piemonteagri.it), mentre in questa sezione del portale “Granai della memoria” sono archiviate le interviste intere.