La fatica di essere… Gianni Peteani
Orgogliosamente Figlio di chi ha combattuto per la Libertà
In questa intervista Gianni Peteani, figlio di Ondina Peteani, ci racconta la vita della madre dopo la liberazione dal campo di concentramento di Auschwitz. Narra l’inizio della professione Ostetrica e delle motivazioni per la quali ha intrapreso questa carriera e successivamente l’evoluzione della vita lavorativa di Ondina. Gianni ci rende partecipe delle riflessioni, dei lavori e degli incontri importanti della sua vita come figlio di sopravvissuti di deportati.
Indice del video
- Presentazione di Ondina Peteani
- Rete assistenziale delle donne partorienti
- Scoperta della condizione di infertilità di Ondina e scelta di procedere all’adozione
- Difficoltà della scelta del bambino da adottare
- Crescere nella famiglia Peteani
- Ondina-ostetrica
- Istituzione del circolo “Ho Chi Minh”
- Ondina-libraia
- La fase della prima depressione di Ondina e il lavoro presso il Sindacato Pensionati
- Il terremoto in Friuli Venezia Giulia
- La fase della seconda depressione, il ricovero a domicilio e la morte di Ondina
- Le opere riguardanti la vita di Ondina
- Contesto storico e motivazione scelta professionale di Ondina
- Storie di Libertà
- I due sopravvissuti
- La consapevolezza di Gianni e l’incontro con Liliana Segre
- I dispiaceri di Ondina
- Approfondimenti di Gianni sulla vita di Ondina e proposta del convegno “Convivere con Auschwitz”
- Conclusioni
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Torino
Gianni Peteani
Data di nascita: 23-06-1959
Città: Trieste
Scuola: Scuola superiore
Professione: Infermiere
Lingue parlate: italiano
Scheda di: Giulia Beltrame Vriz, Rudy Bin, Rossella D’Aloi, Sara Loro, Debora Marenco, Giacomo Patrizio.
Video di: Giulia Beltrame Vriz, Rudy Bin
Creato il: 04-11-2019
Questo video fa parte del seguente archivio
Saperi della cura
Saperi della cura
L’archivio saperi della cura nasce con l’intento di offrire spazio alla narrazione dei contesti di cura da una prospettiva poco esplorata: quella dei malati e del personale sanitario. Un punto di vista differente da quello statistico che le relazioni ufficiali utilizzano per descrivere l’ambito sanitario. Emergono così racconti inediti su come sono cambiate nel tempo le relazioni tra pazienti e operatori sanitari, sui saperi che concorrono a questo cambiamento creando l’occasione per una rivisitazione critica delle metodologie di formazione via via adottate.
