
Giuseppe Caristia
A me il baracchino non piaceva
Entrato in FIAT alle Meccaniche di Rivalta, in mezzo a tremila operai, fa le prime esperienze con il baracchino. Quasi tutti mangiavano con il baracchino nonostante ci fosse la mensa a base di cibi surgelati. Il tempo per mangiare constava di 40 minuti, di cui 30 minuti non retribuiti. Il tempo per mangiare era davvero poco: raggiungere la mensa, lavarsi le mani, mangiare di corsa e tornare in linea entro la mezzora era a volte una vera impresa.
Giuseppe si concentra sull'aspetto igienico sanitario del mangiare con il baracchino. Il cibo nel baracchino, immerso per ore nell'acqua bollente, oltre ad essere stracotto, era dannoso per la salute. A partire da qui si fecero le battaglie sindacali per eliminare il baracchino e sostituire la mensa surgelata con quella fresca, ottenuta poi nel 1991. Quando riuscirono ad ottenere la mensa fresca i baracchino scomparvero quasi completamente.
Indice del video
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Orbassano
Provincia: TO
Altitudine: 273m s.l.m.
Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Orbassano
Giuseppe Caristia
Data di nascita: 24-11-1951
Città: Noto (SR)
Professione: Pensionato
Lingue parlate: Italiano
Scheda di: Luca Percivalle, Luca Ghiardo
Video di: Luca Ghiardo, Davide Porporato
Creato il: 17-03-2016
Questo video fa parte del seguente archivio
Fame di lavoro. Storie di gastronomie operaie
Fame di lavoro. Storie di gastronomie operaie
L’archivio raccoglie storie di operai che hanno vissuto gli anni della transizione del sistema produttivo piemontese, avviato nelle piccole boite di paese e maturato nei grandi impianti industriali. Il focus della narrazione è il momento del pasto, trasportato e consumato nei barachin, piccole gavette metalliche che l’introduzione delle mense prima, e le crisi economiche degli anni Novanta hanno ormai definitivamente allontanato dalla nostra memoria.