
Mario Cerato
Il baracchino è il mio vessillo
Nel 1962 entra in FIAT: grande come una cattedrale, rumorosa per il vociare di un'infinità di persone! Il racconto di Mario si concentra molto sul tema della condivisione, dei rapporti sociali con i propri colleghi e in particolare con i superiori, con i quali ha sempre mantenuto, al minimo, rapporti di civiltà se non di amicizia, senza tradire il suo ruolo di sindacalista.
Il racconto di Cerato è carico di nostalgia per gli anni trascorsi in mezzo a una massa di persone che hanno condiviso la gioventù, le aspirazioni, le lotte per i diritti. Oggi Mario ha appeso il suo baracchino al muro "come i generali hanno le loro spade, io ho il baracchino, il simbolo delle mie lotte!"
Indice del video
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Torino
Provincia: TO
Altitudine: 239m s.l.m.
Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Torino
Mario Cerato
Data di nascita: 19-12-1943
Città: Panaclieri
Professione: Pensionato
Scheda di: Luca Percivalle, Luca Ghiardo
Video di: Luca Ghiardo, Davide Porporato
Creato il: 03-03-2016
Questo video fa parte del seguente archivio
Fame di lavoro. Storie di gastronomie operaie
Fame di lavoro. Storie di gastronomie operaie
L’archivio raccoglie storie di operai che hanno vissuto gli anni della transizione del sistema produttivo piemontese, avviato nelle piccole boite di paese e maturato nei grandi impianti industriali. Il focus della narrazione è il momento del pasto, trasportato e consumato nei barachin, piccole gavette metalliche che l’introduzione delle mense prima, e le crisi economiche degli anni Novanta hanno ormai definitivamente allontanato dalla nostra memoria.