Granai della Memoria Granai della Memoria - The Granaries of Memory

Universita di Scienze Gastronomiche Slow Food


Bartolomeo Vaudano

Il tartufo nella testimonianza di un cuoco del Roero

Bartolomeo (Lino) Vaudano, classe  1945, è ristoratore a Cisterna d'Asti. Già i suoi genitori, fin dagli anni Trenta del Novecento, gestivano un'osteria-ristorante a Cisterna. La sua testimonianza è quindi preziosa per conoscere come sia cambiato via via nel corso dei decenni l'impiego del tartufo nella gastronomia. Ad esempio Vaudano ricorda come fosse prassi abituale, negli anni della sua giovinezza, utilizzare il tartufo in abbinamento a piatti già di per sé ricchi e saporiti quali la lepre al civet o gli agnolotti, cosa invece ora caduta in disuso. Attualmente presso il suo ristorante ("Garibaldi" di Cisterna d'Asti) il tartufo viene abbinato alle tagliatelle o all'uovo.  

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Il Tartufo Bianco

Il Tartufo Bianco

L’archivio racconta il tartufo bianco, conosciuto per i suoi sapori e aspetti mondani, ma pressoché ignoto nella sua veste culturale e identitaria che ha plasmato generazioni di raccoglitori. La ricerca realizza un substrato di conoscenze documentato attraverso decine di interviste: elementi storici, antropologici, rituali e miti riguardanti questo prezioso fungo, considerato ancora oggi, per molti versi, un mistero notturno. Il progetto è stato promosso dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, l’Associazione Nazionale “Città del Tartufo”, il Centro Nazionale Studi Tartufo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

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