
Giancarlo Boasso
Un trifolao langarolo
A Sinio, nel cuore delle langhe, risiede Giancarlo Boasso, classe 1965, discendente di una famiglia di cercatori di tartufi da almeno 5 generazioni. Una volta andava con la moglie a cercarli, ora invece va da solo, col suo cane nei "posti segreti" ed a differenti orari. Lui cerca i tartufi nei luoghi freschi, non umidi e dove si trovano piante come quercie, tigli e pioppi. Gestisce un bellissimo agriturismo a conduzione familiare dove ospita persone da tutto il mondo e dove servono piatti freschi aggiungendo il tartufo bianco a scaglie,oppure grattugiato come il formaggio. Inoltre fanno un progetto con un gruppo di svedesi sull'isola Gotland in Svezia, per aiutarli nell'apprendimento della ricerca dei tartufi neri.
L'intervista è stata raccolta da Jacqueline Cavazza, Valeria Dogliotti e Odile Pécoud nell'ambito di un lavoro di ricerca etnobiologica coordinato dal prof. Andrea Pieroni presso l'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche.
Indice del video
- I nomi dei tartufi bianchi e neri
- I tartufi si raccolgono da ottobre ma cominciano ad esserci da agosto
- Si raccoglievano di notte perchè di giorno si vendemmiava o si seminava
- Il cane vecchio lavora meglio di notte, il cane giovane lo si segue meglio di giorno
- Luoghi freschi e asciutti per il tartufo bianco
- Le piante da tartufo bianco: quercia, tiglio, salice, pioppo, nocciolo
- Luna nuova per il bianco, luna vecchia per il nero
- Il maiale era allevato per fare salami non per raccogliere tartufi
- Non si guarda la razza dei cani ma l'abilità dei loro genitori
- Per un'annata abbondante: pioggia in primavera e autunno con estate asciutta
- La passione per il tartufo è ereditaria
- Il cane scava e noi interveniamo
- Tartufaie e raccolta libera
- La migliore conservazione è nella pancia
- Un tempo conservato in pignatte di terracotta piene di terriccio sabbioso
- Il tartufo bianco accompagna bene tagliatelle, uova, fonduta, riso e carne cruda
- Il nero deve essere un po' cotto per sprigionare l'aroma: la frittata
- Il tartufo bianco è afrodisiaco
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Sinio
Provincia: CN
Altitudine: 357m s.l.m.
Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Sinio
Giancarlo Boasso
Anno: 1946
Lingue parlate: Italiano
Scheda di: Luca Percivalle
Video di: Jacqueline Cavazza, Valerio Dogliotti, Odile Pécout
Creato il: 07-06-2011
Questo video fa parte del seguente archivio
Il Tartufo Bianco
Il Tartufo Bianco
L’archivio racconta il tartufo bianco, conosciuto per i suoi sapori e aspetti mondani, ma pressoché ignoto nella sua veste culturale e identitaria che ha plasmato generazioni di raccoglitori. La ricerca realizza un substrato di conoscenze documentato attraverso decine di interviste: elementi storici, antropologici, rituali e miti riguardanti questo prezioso fungo, considerato ancora oggi, per molti versi, un mistero notturno. Il progetto è stato promosso dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, l’Associazione Nazionale “Città del Tartufo”, il Centro Nazionale Studi Tartufo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.