Granai della Memoria Granai della Memoria - The Granaries of Memory

Universita di Scienze Gastronomiche Slow Food


Giancarlo Boasso

Un trifolao langarolo

A Sinio, nel cuore delle langhe, risiede Giancarlo Boasso, classe 1965,  discendente di una famiglia di cercatori di tartufi da almeno 5 generazioni. Una volta andava con la moglie a cercarli, ora invece va da solo, col suo cane nei "posti segreti" ed a differenti orari. Lui cerca i tartufi nei luoghi freschi, non umidi e dove si trovano piante come quercie, tigli e pioppi. Gestisce un bellissimo agriturismo a conduzione familiare dove ospita persone da tutto il mondo e dove servono piatti freschi aggiungendo il tartufo bianco a scaglie,oppure grattugiato come il formaggio. Inoltre fanno un progetto con un gruppo di svedesi sull'isola Gotland in Svezia, per aiutarli nell'apprendimento della ricerca dei tartufi neri. 

L'intervista è stata raccolta da Jacqueline Cavazza, Valeria Dogliotti e Odile Pécoud nell'ambito di un lavoro di ricerca etnobiologica coordinato dal prof. Andrea Pieroni presso l'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche. 

Questo video fa parte del seguente archivio
Il Tartufo Bianco

Il Tartufo Bianco

L’archivio racconta il tartufo bianco, conosciuto per i suoi sapori e aspetti mondani, ma pressoché ignoto nella sua veste culturale e identitaria che ha plasmato generazioni di raccoglitori. La ricerca realizza un substrato di conoscenze documentato attraverso decine di interviste: elementi storici, antropologici, rituali e miti riguardanti questo prezioso fungo, considerato ancora oggi, per molti versi, un mistero notturno. Il progetto è stato promosso dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, l’Associazione Nazionale “Città del Tartufo”, il Centro Nazionale Studi Tartufo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

Altri video