Granai della Memoria Granai della Memoria - The Granaries of Memory

Universita di Scienze Gastronomiche Slow Food


Enrico Elia

Una vita vissuta tra la guerra, il lavoro da dipendente e l'impegno nel sindacato.

Intervistato nel 2023 Enrico Elia, classe 1930, nato a Mango ma braidese a tutti gli effetti, dove da sempre vive e ancora adesso nonostante l'età coltiva l'orto nella sua casa in campagna a San Michele tra campi e boschi. In questa intervista racconta la sua vita ricca di aneddoti legati alla vita famigliare, dove per la prematura scomparsa del padre, quando Enrico aveva solo tre anni, furono costretti a trasferirsi a Bra dove abitava la nonna materna e dove c'erano più possibilità di lavoro. Gli incontri, che hanno determinato un aiuto importante per la famiglia Elia, sono stati quelli con l'avvocato Casalis, che nonostante mal sopportasse i bambini accolse la famiglia con tre figli nella sua casa di via Mendicità dove attualmente c'è la sede di Slow Food. Altri racconti narrano di episodi avvenuti a Bra durante la seconda guerra mondiale, tutte le esperienze lavorative e con il nascente sindacato, Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL), fondato a Roma nel 1944, Enrico Elia racconta della sua iscrizione al sindacato nel lontano 1948 con il quale continuerà la sua collaborazione. L'esperienza nel sindacato porterà dei cambiamenti importanti sotto l'aspetto culturale e sociale, ma troverà anche molte difficoltà nell'ambito lavorativo e limiterà, come avveniva e ancora adesso può succedere, nel proseguire in un'eventuale carriera con passaggi di livello mai concessi dal datore di lavoro. Molto interessanti sono comunque alcuni avvenimenti successi a Bra durante la guerra che potrete ascoltare guardando il video nella sua integrità.

Questo video fa parte del seguente archivio
Istituto storico di Bra e dei braidesi

Istituto storico di Bra e dei braidesi

L’archivio custodisce le memorie di testimoni della storia braidese del Novecento.Queste narrazioni raccontano le memorie di coloro che vi sono cresciuti e che hanno contribuito a dare forza alle idee che hanno supportato lo sviluppo culturale, sociale ed economico di Bra. Le parole dei testimoni tratteggiano il profilo della città attraverso le sue attività produttive, il culto della Madonna dei Fiori e la ricca tradizione enogastronomica, facendo rivivere il paesaggio umano che ispirò Giovanni Arpino. Ricerca promossa dall’Istituto storico di Bra e dei braidesi.

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