Rodolfo Gaia
Il Novecento a Bra raccontato da un protagonista della vita cittadina
Intervistato nel 2005, nella memoria del geometra Rodolfo Gaia, classe 1918, rivive la Bra che conobbe giovinetto negli anni Venti: le vie cittadine con le loro antiche denominazioni, le attività produttive caratteristiche, l’urbanistica cittadina, la socialità diffusa, sia laica sia religiosa. E, ancora, la vita nell’albergo di famiglia, l’Antica Italia sito in via Pollenzo, trascorsa osservando gli antifascisti indomiti costretti al silenzio, la miseria dei contadini che partecipavano al mercato del venerdì e sentendo crescere la passione per i cavalli. Rivivono i giochi di un’epoca in cui Bra era ancora senza auto e il cui cielo era talvolta solcato da un aeroplano, un autentico avvenimento per l’epoca.
Indice del video
- Descrizione particolareggiata della Bra degli anni Venti
- Farò il geometra... dopo la guerra!
- Giugno 1940, sulle montagne cuneesi contro la Francia
- Ricordando alcuni maniscalchi braidesi
- Un decisionista nell'amministrazione pubblica
- Ricordando alcuni colleghi di consiglio comunale a Bra
- Altri ricordi della Bra degli anni Venti
- Don Gandino, l'eremita di Pocapaglia e altri braidesi
- Nell'albergo di famiglia tra antifascismo e mezze porzioni
- Feste popolari
- Modernizzare l'ospedale di Bra
- Umanizzare il manicomio di Racconigi
- I piani regolatori di Bra
- La protesta contro un comizio missino
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Bra
Provincia: CN
Altitudine: 290m s.l.m.
Rodolfo Gaia
Anno: 1918
Città: Alba
Scuola: Qualifica professionale
Professione: Libero Professionista
Lingue parlate: Italiano
Scheda di: Fabio Bailo
Video di: Fabio Bailo, Remo Schellino
Creato il: 04-05-2005