
Alessandro Varesio
L'animale è come noi, deve vivere bene
Alessandro Varesio nasce da una famiglia di allevatori di polli. Dopo un periodo di lavoro come rappresentante di commercio di mangime per polli, durante il quale osserva e impara, decide di fare qualcosa di diverso e di aprire una sua attività.
Va in Francia per imparare un nuovo tipo di allevamento e inizia con 150 pulcini ospitati nella vecchia stalla in disuso dello suocero, una fornace dismessa. Da subito ha ben chiaro che il benessere dell'animale deve essere messo al primo posto per poter avere un prodotto di qualità. I suoi polli si nutrono solo di masi prodotto ed essiccato in azienda, soia non OGM e l'erba dei prati dove razzolano. Ciò di cui si nutrirebbero in natura.
Alessandro ci racconta anche i suoi molti errori dai quali ha sempre imparato molto. L'incontro con Eataly e Sergio Capaldo lo hanno aiutato molto nel migliorare la gestione dell'azienda ma le soddisfazioni arrivano dai clienti che oggi attenti più di prima alla genuinità dei prodotti acquistati cercano i prodotti della Fattoria La Fornace.
Indice del video
- Allevatore dalla nascita
- Rappresentante di commercio per alcuni anni, ho imparato molto
- Vendere i prodotti con il proprio nome
- In Francia per imparare ad allevare polli
- Volevo produrre della carne diversa
- 150 pulcini nella stalla dello suocero, che era una fornace
- Pollo industriale e pollo ruspante
- Tradizione e tecnologia, l'animale deve vivere bene
- No alla cementificazione della terra, recupero fabbricati esistenti
- Rapporto con i dipendenti: lavoriamo insieme, deve essere felice
- Rapporto coni clienti: ti cercano loro
- Non credo nelle certificazioni, ci metto la faccia
- Tracciabilità completa del prodotto
- I nostri polli mangiano 3 cose: mais prodotto da noi, soia non OGM e erba dei prati
- Ogni zona è adatta a certe attività
- Difficoltà a far conoscere un prodotto nuovo
- Ho sbagliato molto ma ho anche imparato molto
- Eataly e Sergio Capaldo
- Bisogna capire di cosa ha bisogno un animale
- Metterci la faccia nel presentare un prodotto, vale di più dei bollini
- Dare qualcosa di più ai clienti, le uova nere
- Collaboratori importanti nelle piccole aziende
- Consiglio ai giovani, iniziate poco alla volta
- Cibo e salute: oggi c'è consapevolezza
- Adoro il mio lavoro
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Montechiaro D'asti
Urls: Fattoria la Fonrace
Alessandro Varesio
Data di nascita: 26-05-1969
Professione: Imprenditore
Lingue parlate: Italiano
Scheda di: Luca Percivalle, Luca Ghiardo, Davide Porporato, Gianpaolo Fassino
Video di: Stefano Cavallotto, Davide Porporato, Davide Porporato, Gianpaolo Fassino
Questo video fa parte del seguente archivio
Le ragioni della terra
Le ragioni della terra
Il progetto “Le ragioni della terra. Parole, gesti e storie dell’agricoltura piemontese”, realizzato da Regione Piemonte - Direzione Agricoltura in collaborazione con il Laboratorio “Granai della memoria” dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, è stato avviato nella primavera del 2017 con l’obiettivo di individuare, selezionare e raccogliere testimonianze rappresentative della complessità e diversificazione territoriale, culturale e imprenditoriale del sistema agricolo piemontese.
Il metodo che ha portato all’individuazione dei soggetti da intervistare, sulla base dell’esperienza di indagine etnografica e di campionamento maturata nel corso degli anni dal Laboratorio “Granai della memoria” ha un punto di partenza geografico rappresentato dai 15 areali in cui il territorio regionale piemontese è stato suddiviso all’interno del Piano paesaggistico regionale. Per ciascun areale sono state quindi indagate almeno due realtà imprenditoriali, avendo cura di rappresentare comunque un’articolazione provinciale e una copertura delle diverse filiere produttive del comparto agricolo piemontese. Successivamente, si è lavorato per individuare soggetti da un lato detentori di specifiche conoscenze di natura orale e gestuale in campo agricolo, dall’altro con un vissuto biografico ed esperienziale diversificato: il risultato è uno scenario in cui convivono aziende di tradizione secolare e plurisecolare a fianco di nuove forme di imprenditorialità, sovente portate avanti con originalità e creatività da “neocontadini”, persone che per esperienze di vita e percorsi lavorativi si sono avvicinate al mondo agricolo non già per continuità con l’impegno famigliare ma per scelta.
Le testimonianze raccolte hanno preso la forma di 35 video-interviste della durata di 3-5 minuti che sono disponibili sul portale di Regione Piemonte “Piemonte Agri Qualità” (www.piemonteagri.it), mentre in questa sezione del portale “Granai della memoria” sono archiviate le interviste intere.