Gianluca Bergamaschi
L'impianto a biogas e la chiusura del ciclo produttivo
Con Gianluca si compie anche l'ultimo passaggio del percorso intrapreso dal nonno: la realizzazione di un modello aziendale teso verso il futuro ma con le radici ben ancorate al passato. Se infatti il modello della cascina tradizionale prevedeva un'autarchica indipendenza l'Azienda Agricola Valsesia riprende il concetto, in una chiave contemporanea chiudendo idealmente il ciclo di produzione: le terra genera il cibo per i suini, i suini producono i liquami per l'impianto di biogas che restituisce energia per l'azienda e digestato che torna ai campi e ingrassa le coltivazioni dei cereali. Un perfetto equilibrio gestito con coraggio e determinazione dal giovane Gianlucache facendo suoi i valori del nonno e del padre guarda all'azienda del futuro.
Indice del video
- Terza generazione in azienda
- L'impianto a biogas
- L'impianto a biogas ponte fra terra e allevamento
- Energia elettrica e termica
- Sostenibilità ambientale e bilancio territoriale
- Il dovere di far comprende il nostro sforzo per ambiente territorio e qualità dei prodotti
- Un costante confronto tra generazioni
- Una storia di famiglia in un territorio da rispettare
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Sillavengo
Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Sillavengo
Gianluca Bergamaschi
Anno: 1986
Città: Novara
Scuola: Università
Professione: Imprenditore
Lingue parlate: Italiano
Scheda di: Luca Ghiardo, Davide Porporato, Gianpaolo Fassino
Video di: Luca Ghiardo, Davide Porporato, Gianpaolo Fassino
Creato il: 08-05-2018
Questo video fa parte del seguente archivio
Le ragioni della terra
Le ragioni della terra
Il progetto “Le ragioni della terra. Parole, gesti e storie dell’agricoltura piemontese”, realizzato da Regione Piemonte - Direzione Agricoltura in collaborazione con il Laboratorio “Granai della memoria” dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, è stato avviato nella primavera del 2017 con l’obiettivo di individuare, selezionare e raccogliere testimonianze rappresentative della complessità e diversificazione territoriale, culturale e imprenditoriale del sistema agricolo piemontese.
Il metodo che ha portato all’individuazione dei soggetti da intervistare, sulla base dell’esperienza di indagine etnografica e di campionamento maturata nel corso degli anni dal Laboratorio “Granai della memoria” ha un punto di partenza geografico rappresentato dai 15 areali in cui il territorio regionale piemontese è stato suddiviso all’interno del Piano paesaggistico regionale. Per ciascun areale sono state quindi indagate almeno due realtà imprenditoriali, avendo cura di rappresentare comunque un’articolazione provinciale e una copertura delle diverse filiere produttive del comparto agricolo piemontese. Successivamente, si è lavorato per individuare soggetti da un lato detentori di specifiche conoscenze di natura orale e gestuale in campo agricolo, dall’altro con un vissuto biografico ed esperienziale diversificato: il risultato è uno scenario in cui convivono aziende di tradizione secolare e plurisecolare a fianco di nuove forme di imprenditorialità, sovente portate avanti con originalità e creatività da “neocontadini”, persone che per esperienze di vita e percorsi lavorativi si sono avvicinate al mondo agricolo non già per continuità con l’impegno famigliare ma per scelta.
Le testimonianze raccolte hanno preso la forma di 35 video-interviste della durata di 3-5 minuti che sono disponibili sul portale di Regione Piemonte “Piemonte Agri Qualità” (www.piemonteagri.it), mentre in questa sezione del portale “Granai della memoria” sono archiviate le interviste intere.