Granai della Memoria Granai della Memoria - The Granaries of Memory

Universita di Scienze Gastronomiche Slow Food


Luca Olzeri

Un'economia di montagna: alpeggi, Bettelmatt e un agriturismo

Luca Olzeri dopo la laurea gestisce con il fratello e i genitori un'azienda agricola a indirizzo zootecnico in Val Formazza. Luca sottolinea come la sua sia un'azienda contestualizzata al territorio montano con una cinquantina di capi di bestiame che gli permettono di essere autonomo a 360°. La cura dell'alimentazione è fondamentale infatti tutto il fieno viene raccolto in valle conferendo un sapore unico al formaggio prodotto. Come dice Luca "tutto quello che mangia l'animale lo ritrovi nella caldaia e nel formaggio". I formaggi lavorati, crampiolo e bettelmatt (prodotto solo per 50 giorni tra luglio e agosto) sono infatti ottenuti da latte crudo, un alimento vivo, tutti i gironi differente che conferisce al formaggio un sapore unico. Sapore che rappresenta il territorio. Luca ci racconta infatti che pochi a Milano conoscono l'Alpe Devero o la Val Formazza ma il Bettelmatt lo conoscono tutti: mangiandolo si sente il profumo e il gusto degli alpeggi di queste montagne.

Dati intervista

Testimoni della memoria

Luca Olzeri

Data di nascita: 26-04-1983
Scuola: Università
Professione: Agricoltore
Lingue parlate: Italiano

Scheda di: Luca Percivalle, Davide Porporato, Gianpaolo Fassino
Video di: Luca Ghiardo, Luca Percivalle, Davide Porporato, Gianpaolo Fassino
Creato il: 19-12-2017

Questo video fa parte del seguente archivio
Le ragioni della terra

Le ragioni della terra

Il progetto “Le ragioni della terra. Parole, gesti e storie dell’agricoltura piemontese”, realizzato da Regione Piemonte - Direzione Agricoltura in collaborazione con il Laboratorio “Granai della memoria” dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, è stato avviato nella primavera del 2017 con l’obiettivo di individuare, selezionare e raccogliere testimonianze rappresentative della complessità e diversificazione territoriale, culturale e imprenditoriale del sistema agricolo piemontese.

Il metodo che ha portato all’individuazione dei soggetti da intervistare, sulla base dell’esperienza di indagine etnografica e di campionamento maturata nel corso degli anni dal Laboratorio “Granai della memoria” ha un punto di partenza geografico rappresentato dai 15 areali in cui il territorio regionale piemontese è stato suddiviso all’interno del Piano paesaggistico regionale. Per ciascun areale sono state quindi indagate almeno due realtà imprenditoriali, avendo cura di rappresentare comunque un’articolazione provinciale e una copertura delle diverse filiere produttive del comparto agricolo piemontese. Successivamente, si è lavorato per individuare soggetti da un lato detentori di specifiche conoscenze di natura orale e gestuale in campo agricolo, dall’altro con un vissuto biografico ed esperienziale diversificato: il risultato è uno scenario in cui convivono aziende di tradizione secolare e plurisecolare a fianco di nuove forme di imprenditorialità, sovente portate avanti con originalità e creatività da “neocontadini”, persone che per esperienze di vita e percorsi lavorativi si sono avvicinate al mondo agricolo non già per continuità con l’impegno famigliare ma per scelta.

Le testimonianze raccolte hanno preso la forma di 35 video-interviste della durata di 3-5 minuti che sono disponibili sul portale di Regione Piemonte “Piemonte Agri Qualità” (www.piemonteagri.it), mentre in questa sezione del portale “Granai della memoria” sono archiviate le interviste intere.

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