
Luca Calissano
Emergency: Ebola, bombe e profonda umanità
La storia di Luca Calissano è un intreccio di competenze professionali e profonda umanità unite a grande passione.
Luca Calissano nasce a Torino il 13/10/1963. Trascorre la sua infanzia prima in Italia e successivamente in Brasile.
Tornato in Italia, consegue il diploma di maturità scientifica e successivamente, con sacrifici e soddisfazioni, il Diploma in Scienze Infermieristiche.
Inizia la sua carriera presso il blocco operatorio di cardiochirurgia delle Molinette di Torino; questa esperienza professionale gli consente di costruire un bagaglio di conoscenze ed esperienza fondamentale all’aquisizione di competenze di infermiere strumentista.
L'esigenza di misurarsi in un differente contesto professionale, lo porterà ad intraprendere la libera professione associandosi ad uno studio infermieristico.
Questa scelta gli permette di implementare le sue conoscenze in altre specialità chirurgiche, in particolare presso il blocco operatorio polispecialistico dell’Ospedale Giovanni Bosco di Torino.
Dopo il 2010 si allontana dall’Italia ed inizia una collaborazione con Emergency.
Inizia un percorso lavorativo che lo porta ad avere esperienze di profondo arricchimento umano e professionale, sia in Sierra Leone che in Afghanistan.
Ed è proprio qui, in Medio Oriente, che Luca mette in evidenza non solo una grande capacità gestionale dei blocchi operatori da lui coordinati, ma anche importanti abilità decisionali e di responsabilità, raccontando con drammatica lucidità, una particolare e coraggiosa battaglia in difesa dell’ospedale presso cui prestava servizio, sottoposto ai bombardamenti durante la Guerra fra forze Afghane e Talebane.
Dentro di sè porterà per sempre la sensazione di pericolo costante, il fragore roboante delle bombe e il ricordo dei corpi di guerriglieri e civili (tra cui anche molti bambini) dilaniati dalle esplosioni degli ordigni.
Nonostante la drammaticità degli eventi bellici, avrà modo di confrontarsi con la grande umanità ed il naturale spirito d’accoglienza del popolo Afghano, arricchendosi nel suo animo più profondo.
Nell’agosto 2017 rientra in Italia e torna a lavorare come libero professionista in Sala Operatoria, dedicandosi anche alla formazione sul campo in area cardiovascolare.
L’ultima parte dell’intervista rappresenta un bilancio della sua vita lavorativa, colma di passione, conoscenza e professionalità, rimarcando quanto l’esperienza con Emergency lo abbia cambiato da un punto di vista umano.
Indice del video
- La mia infanzia, l’esperienza in Brasile e il ritorno in Italia
- Come sono diventato Infermiere
- Le prime esperienze lavorative e il mio percorso di specializzazione in Sala Operatoria
- L’inizio della mia esperienza come libero professionista
- “L’emigrazione” lavorativa e l’inizio della collaborazione con Emergency in Sierra Leone
- La mia esperienza a Kabul
- L’epidemia di ebola in Sierra Leone e la gestione dei centri di isolamento
- La proposta di diventare responsabile dell’ospedale nel sud dell’Afghanistan e la mia battaglia per difendere l’ospedale dai bombardamenti
- Una riflessione sul tema della morte
- Cosa mi hanno lasciato tutte queste esperienze
- Matrimonio Afghano e la “fratellanza”
- L’esperienza di tutor a Musul; il rientro in Italia, l’aspettativa da Emergency e la ripresa della libera professione
- Cosa mi ha lasciato la vita professionale e quella privata
- Il mio consiglio ai giovani
- Se penso all’Afghanistan, penso a…
- Cosa colpisce dell’Afghanistan
- Cosa cambierei della mia vita
- Cosa è rimasto dell’esperienza con Emergency
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: piemonte
Città: torino
Luca Calissano
Data di nascita: 13-10-1963
Scheda di: Roberta Cabiddu, Angela Conte, Arianna Dattoli, Paola Donadio, Massimo Galvagno, Elisabetta Laveglia
Video di: Roberta Cabiddu, Angela Conte, Paola Donadio, Massimo Galvagno, Silvano Gregorino, Elisabetta Laveglia
Creato il: 25-10-2019
Questo video fa parte del seguente archivio
Saperi della cura
Saperi della cura
L’archivio saperi della cura nasce con l’intento di offrire spazio alla narrazione dei contesti di cura da una prospettiva poco esplorata: quella dei malati e del personale sanitario. Un punto di vista differente da quello statistico che le relazioni ufficiali utilizzano per descrivere l’ambito sanitario. Emergono così racconti inediti su come sono cambiate nel tempo le relazioni tra pazienti e operatori sanitari, sui saperi che concorrono a questo cambiamento creando l’occasione per una rivisitazione critica delle metodologie di formazione via via adottate.