
Giovanni Battista Fissore
Da Bra al Don, ricordi della ritirata di Russia
Intervistato nel 2009, Giovanni Battista Fissore, classe 1920, prima puntatore al pezzo e poi motorista, ricorda gli anni della seconda guerra mondiale. In particolare focalizza l’attenzione sulla assurdità della guerra contro la Francia ("sono nostri cugini e talvolta sul fronte ci intendevamo in piemontese") e contro la Russia. E proprio la campagna di Russia, la sua inadeguata preparazione, il suo problematico svolgimento e la sua tragica conclusione sono il cuore di questa testimonianza. Rivive il ricordo della partenza, non prima di avere acquistato un dizionario bilingue per comunicare con la popolazione locale, l’arrivo nella pianura del Don e la percezione della totale inadeguatezza delle truppe alpine a muoversi e combattere in quello sterminato territorio. Affiorano alla memoria di Fissore i rapporti intessuti con la ospitale popolazione russa che non esitava a condividere il poco che aveva, l’incontro con alcuni concittadini, le immani difficoltà in cui si svolse la ritirata, tra fame, freddo e fuoco nemico.
Indice del video
- L'assurdità della guerra contro i cugini francesi
- Con armamento e abbigliamento inadeguati gli alpini partono per la pianura del Don
- L'errore capitale di avere mandato truppe di montagna a combattere in campo aperto
- I rapporti con la popolazione russa, religiosa e ospitale
- Dalla ritirata in compagnia di un braidese all'arrivo in Italia
- Dopo l'8 settembre 1943 il fermo a Milano e il successivo rientro a Bra
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Bra
Provincia: CN
Altitudine: 0m s.l.m.
Giovanni Battista Fissore
Anno: 1920
Città: Bra
Scuola: Elementare
Professione: Imprenditore
Lingue parlate: Italiano, Piemontese
Scheda di: Fabio Bailo
Video di: Dario Leone
Creato il: 05-05-2009