Granai della Memoria Granai della Memoria - The Granaries of Memory

Universita di Scienze Gastronomiche Slow Food


Ugo Stocchi

I "bioveri" di Rovasenda.

Ugo Stocchi, classe 1978, è con la sua famiglia uno dei protagonisti del rinnovamento agricolo della comunità di Rovasenda. Agricoltori da tre generazioni, il nonno e il padre di Ugo hanno assistito al cambiamento radicale subìto dall'agricoltura e dall'ambiente con l'introduzione della meccanizzazione, dell'uniformizzazione del paesaggio e con l'utilizzo sistematico di prodotti chimici di sintesi. Una trasformazione che ha portato con sé benessere e maggior produttività ma anche la distruzione di ecosistemi, la perdita di biodiversità, la capacità della terra di rigenerarsi autonomamente e soprattutto un aumento dell'inquinamento di beni comuni fondamentali quali acqua, aria e terra.

L'osservazione costante degli effetti negativi portati dall'agricoltura convenzionale condusse alle prime sperimentazioni di agricoltura biologica nei primi anni 2000. Attraverso un percorso affatto lineare, denso di difficoltà, insuccessi e ripensamenti, Ugo e la sua famiglia mettono a punto un metodo di coltivazione del riso totalmente esente dall'uso di prodotti chimici e fondato su un mix di elementi. Il dialogo con la tradizione agricola locale, rappresentato da chi ancora aveva memoria di antiche tecniche agronomiche, l'osservazione attenta della risaia, la ricerca e la sperimentazione di varietà antiche di riso sono alcuni dei tasselli che costituiscono quella che viene definita come "pacciamatura verde".

Oggi gli Stocchi di Rovasenda rappresentano uno dei riferimenti a livello non solo nazionale per la coltivazione, la trasformazione e la vendita di riso con tecniche genuinamente naturali. Il loro entusiasmo ha contaminato e influenzato un gran numero di coltivatori della zona, generando l'interesse sia delle istituzioni che di una vasta comunità di consumatori. Tale successo li ha convinti ad aumentare gli sforzi e soprattutto a dare vita ad un soggetto come il "Biodistretto del riso piemontese", il primo in Italia, per veicolare buone pratiche e traghettarle al di fuori della cerchia locale. I "Bioveri", come amano definirsi, in contrapposizione ai molti che usano l'etichetta "Bio" come lasciapassare per gli scaffali del supermercato a più alto valore aggiunto, sono oggi un gruppo coeso e forte.

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Storie di riso

Storie di riso

Il cibo è una fondamentale risorsa per l’uomo e la sua salute, sia attraverso l’apporto di nutrienti, sia per la capacità di incarnare tratti della cultura umana che giocano un ruolo di primo piano per il nostro benessere.

Ogni territorio ha costruito nel tempo originali modalità attraverso le quali rapportarsi ai frutti della sua terra, arricchendoli di rituali, significati simbolici e consuetudini culinarie. Molta parte di queste relazioni è andata perduta in seguito agli anni del boom economico, con l’esodo dalle campagne verso i centri urbani, con l’avvento di un’agricoltura per la produzione di massa e da ultimo con la globalizzazione dei mercati e il conseguente impoverimento del patrimonio di biodiversità ed etnodiversità.

Scopo di questo archivio è raccogliere testimonianze relative al principale areale di produzione risicola in Europa, ovvero la Pianura Padana, e indagare, attraverso l’analisi di fonti testuali e testimonianze raccolte sul campo, sia ciò che sopravvive di tale patrimonio, sia i modi in cui si è evoluto ed è giunto a noi, prestando un’attenzione particolare ai nessi espliciti ed impliciti che legano cibo e salute.

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