Paolo Valdambrini

Un tartufaio di San Giovanni d'Asso

Paolo Valdambrini è un imprenditore agricolo che di mestiere fa il cercatore di tartufi. Nell’intervista ripercorre cronologicamente le prime uscite con lo zio, i primi tartufi trovati e, i saperi tartufai accumulati nel corso degli anni.
In questa carriera intrapresa con passione sottolinea il rapporto unico e simbiotico con il suo cane. Il suo addestramento sin da piccolo è fondamentale, e pronunciare così quella frase magica che dice “dov’è il tartufo?”: input lessicale che attiva l’olfatto e fa sì che il tartufaio venga trascinato lungo traiettorie gastronomiche.

I luoghi delle crete senesi sono particolarmente adatti al prolifersarsi del tartufo bianco, queste zone ricche di torrenti, corsi d’acqua e piante simbiotiche al tartufo (pioppi, salici, quercia ecc.) rendono adatto il terreno garantendoli la giusta vegetazione.

Infine, dall’intervista emerge un particolare gastronomico interessante e riguarda fasi e ruoli culinari del tartufo: ci vuole un saggio capace di eliminare tutte le impurità del tartufo e tagliarlo minuziosamente; una persona generosa capace di abbinare al tartufo abbondante olio EVO o burro; una persona avara con il condimento del sale; infine una persona paziente capace di amalgamare il tutto per un buon piatto di tagliolini.

Questo video fa parte del seguente archivio
The white truffle

The white truffle

The archive investigates white truffles, known for their taste and frivolous aspects, but not for their cultural characteristics which plasmed generations of truffle hunters. The research presents a substrate of knowledge documented through dozens of interviews: historical and anthropological elements, rituals and myths on this prized fungus, still considered nowadays a nocturnal mystery. The project was promoted by the University of Gastronomic Sciences, l’Athe National Association “Città del Tartufo”, the national centre for truffle research and the Cassa di Risparmio di Cuneo Foundation.

Other video