
Santina Ricca
Cuoca della "Trattoria Mollo" di Torresina
Santina Ricca, classe 1946, lavora come cuoca dal 1967 presso la trattoria Mollo a Torresina, un piccolo paese dell’Alta Langa. Prima con la suocera e adesso con la nuora prepara i piatti della tradizione piemontese, “alla buona” come lei stessa dice. I piatti principali sono il fritto misto, i ravioli, le tagliatelle. Durante la stagione autunnale non manca il tartufo bianco che si accompagna bene con carne cruda “alla zingara”, l’uovo fritto o le tagliatelle stesse. Una grande attenzione è prestata al territorio dove vengono acquistati dai contadini della zona frutta, verdura, conigli e galline.
La trattoria è un posto dove celebrare, con un pasto sempre “alla buona”, pranzi di famiglia, matrimoni, feste dei coscritti ma anche dove le persone del paese, soprattutto d’inverno si incontrano anche solo per disputare una partita a carte.
Indice del video
- Presentazione
- La trattoria la gestivo all’inizio con mia suocera
- I piatti che cucinava mia suocera
- Il fritto misto
- I ravioli
- Il piatto abbinato al tartufo
- L'osteria era un ritrovo, d'inverno si giocava a carte
- I dolci che preparavo
- Tutti i prodotti acquistati in paese dai contadini
- Le masche
- Abbiamo fatto pranzi per matrimoni e leve
- La ricetta del bonet
- E’ un lavoro che ti da molta soddisfazione
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Torresina
Provincia: CN
Altitudine: 704m s.l.m.
Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Torresina
Santina Ricca
Data di nascita: 01-11-1946
Lingue parlate: Italiano
Scheda di: Luca Percivalle, Michele Fontefrancesco
Video di: Remo Schellino
Creato il: 22-01-2015
Questo video fa parte del seguente archivio
Il Tartufo Bianco
Il Tartufo Bianco
L’archivio racconta il tartufo bianco, conosciuto per i suoi sapori e aspetti mondani, ma pressoché ignoto nella sua veste culturale e identitaria che ha plasmato generazioni di raccoglitori. La ricerca realizza un substrato di conoscenze documentato attraverso decine di interviste: elementi storici, antropologici, rituali e miti riguardanti questo prezioso fungo, considerato ancora oggi, per molti versi, un mistero notturno. Il progetto è stato promosso dall’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, l’Associazione Nazionale “Città del Tartufo”, il Centro Nazionale Studi Tartufo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.