
Carlo Cavarero
L'agricoltura di ieri e i problemi di oggi
Carlo Cavarero, classe 1943, ripercorre la sua vita vissuta in Langa da coltivatore diretto e non solo, quando per arrotondare ci si dovevano inventare anche altri mestieri.
Il profondo attaccamento a questa terra, in particolare alla vite, gli fanno superare i sacrifici di un inizio da mezzadro finché arriva l’occasione di acquistare la cascina. Comincia un nuovo capitolo fatto di fatica e soddisfazioni.
Ci si alza presto, talvolta al chiaro di luna e via fino alla sera; per comprendere di cosa ha bisogno una vite basta lo sguardo e capita di vegliare su un capo di bestiame malato come fosse un membro della famiglia. Ed è proprio la famiglia il vero sostegno di questa vita in campagna: prima nonni e genitori con i loro insegnamenti in cui “la pratica è meglio della grammatica” e poi la moglie Anna Lucia con i figli. Ci si aiutava a vicenda e così con i vicini, coi quali si formava una comunità in cui condividere il calore di una storia al ritorno dal lavoro.
Non sono mancate però neanche le invidie: Carlo Cavarero è uno dei tartufai più vecchi della zona e negli anni ha dovuto affrontare gomme tagliate e cani avvelenati. Fortunatamente, però, i ricordi piacevoli prevalgono. Nei campi si cantava e la necessità di manodopera popolava ogni cascina. Oggi delle 50 persone che abitavano la frazione ne sono rimaste 5: l’auspicio per il futuro è di trovare nuove forme di agricoltura in grado di risvegliare l’antico spirito di questa collina soleggiata.
Indice del video
- Dalla mezzadria al primo trattore
- I lavori erano più pesanti
- Si imparava da quelli più anziani
- 2 o 3 mucche, la vigna , il grano
- Non c'erano i soldi per comprare il quaderno
- La sveglia alle 6:00
- Pastasciutta, polenta e cacciagione
- Al mercato si vendevano uova e robiola e si faceva la spesa
- Un pianto per tre vitellini nati morti
- Lavori da fare in campagna
- La moglie e i figli
- Con la semina il trattore girava tutte le cascine
- Lavori di ieri e di oggi
- Animali della cascina come parte della famiglia
- Non c'è più allegria, solo invidia
- La
- Reciproco aiuto tra vicini
- La fatica non si conta
- La terra: compra, vendita e abbandono
- Nocciole e chardonnay sono nuove colture
- Darei una vigna per non vederla abbandonata
- Fritto misto, vitello tonnato e insalata russa
- Verdure di stagione e pane fatto in casa
- Sono il tartufaio più vecchio dei dintorni
- Tartufi e invidia: gomme tagliate e cani avvelenati
- Ogni tuono nasce un tartufo
- Quando piove sui covoni i tartufi vengono bene
- Andare di notte per tartufi
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Bastia Mondovì
Provincia: CN
Altitudine: 294m s.l.m.
Carlo Cavarero
Data di nascita: 28-06-1943
Città: Bastia Mondovì (CN)
Scuola: Elementare
Professione: Pensionato
Lingue parlate: Italiano
Scheda di: Giovanna Donadel, Luca Percivalle
Video di: Giovanna Donadel, Luca Percivalle
Creato il: 07-10-2015
Questo video fa parte del seguente archivio
L'agricoltura cuneese fra tradizione e innovazione
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Le testimonianze di frutticoltori e viticoltori, apicoltori e allevatori, contribuiscono a tracciare il variegato mosaico dell'agricoltura cuneese. Le memorie raccontate riguardano particolarmente le scelte dei giovani che nel corso degli ultimi anni hanno optato al ritorno agricolo come consapevole scelta lavorativa. A fare la differenza la capacità di innovarsi tra nuove conoscenze e vecchie tradizioni. L'archivio a sua volta è arricchito – in un dialogico rapporto fra generazioni – da alcune interviste ad anziani agricoltori che documentano le conoscenze della loro generazione e il modo in cui hanno contribuito in maniera significativa allo sviluppo agricolo ed economico del territorio. Ricerca promossa dalla Provincia di Cuneo - Settore Politiche Agricole, Parchi e Foreste.