
Emanuele Perino
Un bel vestito per un ottimo miele
Emanuele, un passato lavorativo da informatico alle spalle, decide di aiutare suo padre nell'attività di apicultore. La prima iniziativa che intraprende è rivoluzionare l'immagine aziendale rivoltandola come un calzino: nuove etichette, nuovo logo, colori, un sito e altri strumenti per la comunicazione.
Dopo lo spavento iniziale della famiglia per l'investimento importante i risultati sono immediatamente sotto gli occhi di tutti. Finalmente contenuto e contenitori vanno a braccetto: il miele e i prodotti derivati realizzati dai Perino hanno un vestito di gran lusso che nobilita e conferisce la giusta importanza all'eccellenza del contenuto. Il successo è immediato così come la possibilità di accedere ai mercati esteri con le giuste credenziali.
Indice del video
- Presentazione
- Gli esordi da apicultore
- Una nuova immagine aziendale
- Vedere i propri prodotti in giro x il mondo
- La nuova immagine e importanza del packaging
- Il nuovo sito e le nuove etichette
- Un'immagine che racconti un prodotto naturale
- La cristallizzazione del miele
- Il miele non solo come dolcificante ma come ingrediente per piatti
- Lo scantinato della nonna dove si smielava
- La transumanza
- La biodiversità e la salute dell'ambiente come requisiti necessari
- Gli zii di Quincinetto e l'apicoltura eroica
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Azeglio
Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Azeglio
Emanuele Perino
Data di nascita: 24-09-1982
Città: Ivrea
Scuola: Scuola superiore
Professione: Altro
Lingue parlate: Italiano
Scheda di: Luca Ghiardo, Davide Porporato, Gianpaolo Fassino
Video di: Luca Ghiardo, Davide Porporato, Gianpaolo Fassino
Creato il: 15-05-2018
Questo video fa parte del seguente archivio
Le ragioni della terra
Le ragioni della terra
Il progetto “Le ragioni della terra. Parole, gesti e storie dell’agricoltura piemontese”, realizzato da Regione Piemonte - Direzione Agricoltura in collaborazione con il Laboratorio “Granai della memoria” dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, è stato avviato nella primavera del 2017 con l’obiettivo di individuare, selezionare e raccogliere testimonianze rappresentative della complessità e diversificazione territoriale, culturale e imprenditoriale del sistema agricolo piemontese.
Il metodo che ha portato all’individuazione dei soggetti da intervistare, sulla base dell’esperienza di indagine etnografica e di campionamento maturata nel corso degli anni dal Laboratorio “Granai della memoria” ha un punto di partenza geografico rappresentato dai 15 areali in cui il territorio regionale piemontese è stato suddiviso all’interno del Piano paesaggistico regionale. Per ciascun areale sono state quindi indagate almeno due realtà imprenditoriali, avendo cura di rappresentare comunque un’articolazione provinciale e una copertura delle diverse filiere produttive del comparto agricolo piemontese. Successivamente, si è lavorato per individuare soggetti da un lato detentori di specifiche conoscenze di natura orale e gestuale in campo agricolo, dall’altro con un vissuto biografico ed esperienziale diversificato: il risultato è uno scenario in cui convivono aziende di tradizione secolare e plurisecolare a fianco di nuove forme di imprenditorialità, sovente portate avanti con originalità e creatività da “neocontadini”, persone che per esperienze di vita e percorsi lavorativi si sono avvicinate al mondo agricolo non già per continuità con l’impegno famigliare ma per scelta.
Le testimonianze raccolte hanno preso la forma di 35 video-interviste della durata di 3-5 minuti che sono disponibili sul portale di Regione Piemonte “Piemonte Agri Qualità” (www.piemonteagri.it), mentre in questa sezione del portale “Granai della memoria” sono archiviate le interviste intere.