
Gaia Di Stefano
L'Azienda Agricola delle Vacche Erranti
Gaia di Stefano è una giovane madre che ha scelto con il suo compagno uno stile di vita tanto antico quanto oggi poco praticato: vivere da nomade, conducendo una mandria di bovini attraverso i pascoli liberi del Piemonte orientale. Nata a Viterbo in una famiglia di insegnanti ha conseguito una laurea in ingegneria che l'ha portata ad insegnare in Piemonte. Qui, appassionatasi all'arte del feltro, ha iniziato, quasi per gioco, ad acquistare un piccolo numero di pecore che le permettevano di avere la materia prima per le sue creazioni in lana cotta.
Con naturalezza si è trovata nel giro di pochi anni a condurre una mandria di quasi 150 capi bovini. Il racconto appassionato mette in luce interessanti aspetti relativi alla pastorizia nomade praticata da pochi, prevalentemente nel Nord Italia. Il racconto affronta il tema dei rapporti con i proprietari terrieri e gli amministratori locali, le fatiche e le gioie quotidiane di una vita fuori dagli schemi più tradizionali.
I loro animali nutriti solo con erba fresca, consumata direttamente sui pascoli o su terreni marginali, svolgono un importante funzione ambientale, mantenendo pulite e concimate aree che altrimenti sarebbero lasciate all'abbandono. Due jeep trainano i loro caravan e i mezzi necessari a trasportare gli animali troppo piccini. La mandria, condotta dai cani perfettamente addestrati, è composta da animali di differenti razze, tutte accomunate da caratteristiche di rusticità e perfettamente adattate e selezionate per vivere senza un riparo nel rigido inverno Piemontese. L'attività è cresciuta negli anni grazie al virtuoso modello economico che minimizza le spese.
La recente scoperta d'avere tutti i requisiti necessari per giovare del prestigioso marchio grass fed, certifica che la loro produzione di carni è di eccezionale qualità: animali sani e robusti che non hanno mai visto insilati o mangimi e cure antibiotiche.
Indice del video
- Presentazione
- Supplente a Omegna
- La lavorazione del feltro e le pecore
- Pascolo vagante
- Benessere animale e vita d'alpeggio
- Un progetto che rende
- Vantaggio economico di un allevamento non stanziale
- Pastorizia errante e famiglia
- Grass Fed, oltre il biologico
- Pastori "zingari"
- Ritrovarsi tra pastori
- Le "zone"
- Le campane
- Cani da pascolo
- I parti
- Vita da nomadi
- Muoversi sulle strade
- L'alpeggio
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Miazzina
Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Miazzina
Urls: Certificazione Grass Fed
Gaia Di Stefano
Data di nascita: 16-01-1982
Città: Viterbo
Scuola: Università
Professione: Agricoltore
Lingue parlate: Italiano
Scheda di: Luca Ghiardo, Davide Porporato, Gianpaolo Fassino
Video di: Ghiardo Luca, Davide Porporato, Gianpaolo Fassino
Creato il: 08-03-2018
Questo video fa parte del seguente archivio
Le ragioni della terra
Le ragioni della terra
Il progetto “Le ragioni della terra. Parole, gesti e storie dell’agricoltura piemontese”, realizzato da Regione Piemonte - Direzione Agricoltura in collaborazione con il Laboratorio “Granai della memoria” dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, è stato avviato nella primavera del 2017 con l’obiettivo di individuare, selezionare e raccogliere testimonianze rappresentative della complessità e diversificazione territoriale, culturale e imprenditoriale del sistema agricolo piemontese.
Il metodo che ha portato all’individuazione dei soggetti da intervistare, sulla base dell’esperienza di indagine etnografica e di campionamento maturata nel corso degli anni dal Laboratorio “Granai della memoria” ha un punto di partenza geografico rappresentato dai 15 areali in cui il territorio regionale piemontese è stato suddiviso all’interno del Piano paesaggistico regionale. Per ciascun areale sono state quindi indagate almeno due realtà imprenditoriali, avendo cura di rappresentare comunque un’articolazione provinciale e una copertura delle diverse filiere produttive del comparto agricolo piemontese. Successivamente, si è lavorato per individuare soggetti da un lato detentori di specifiche conoscenze di natura orale e gestuale in campo agricolo, dall’altro con un vissuto biografico ed esperienziale diversificato: il risultato è uno scenario in cui convivono aziende di tradizione secolare e plurisecolare a fianco di nuove forme di imprenditorialità, sovente portate avanti con originalità e creatività da “neocontadini”, persone che per esperienze di vita e percorsi lavorativi si sono avvicinate al mondo agricolo non già per continuità con l’impegno famigliare ma per scelta.
Le testimonianze raccolte hanno preso la forma di 35 video-interviste della durata di 3-5 minuti che sono disponibili sul portale di Regione Piemonte “Piemonte Agri Qualità” (www.piemonteagri.it), mentre in questa sezione del portale “Granai della memoria” sono archiviate le interviste intere.