Vittorio Quaglia
Il custode del cardo gobbo tradizionale
Vittorio Quaglia è cardarolo e custode del pregiato cardo gobbo di Nizza Monferrato, prodotto di nicchia che coltiva con una profonda conoscenza delle tradizioni. La sua esperienza affonda le radici all'epoca dell'infanzia quando, a soli 6 anni, accompagnava il padre al mercato di Torino per la vendita del prezioso ortaggio.
Oggi è il più esperto coltivatore facente parte del Consorzio di Tutela del cardo gobbo di Nizza Monferrato il cui rigido disciplinare impone il divieto di fare ricorso a diserbanti e fitofarmaci, rendendo, di fatto, la produzione del cardo gobbo assolutamente biologica. Inoltre, il valore aggiunto delle sue coltivazioni è il terreno sabbioso e limoso che nel corso dei decenni si è depositato a seguito delle ricorrenti alluvioni del torrente Belbo.
La principale competenza del signor Quaglia risiede nella meticolosa applicazione del metodo tradizionale di coltivazione che prevede che le operazioni come la legatura, l'interramento e la rancatura dei cardi siano effettuate manualmente. Questa lavorazione non è una semplice tecnica, ma un'arte che garantisce al cardo le sue eccezionali qualità di dolcezza e croccantezza.
Indice del video
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Incisa Scapaccino
Vittorio Quaglia
Data di nascita: 06-02-1957
Città: Incisa Scapaccino (AT)
Professione: Agricoltore
Lingue parlate: Italiano
Scheda di: Laura Bugliazzini
Video di: Laura Bugliazzini Andrea Icardi
Creato il: 22-10-2025
Questo video fa parte del seguente archivio
Nutrire l'identità piemontese: storie di bagna cauda
Nutrire l'identità piemontese: storie di bagna cauda
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Un piatto nel quale ogni variante della ricetta fa parte di una tradizione diversa: centinaia di possibili preparazioni che differiscono tra di loro, accomunate da tratti distintivi quali la convivialità, la condivisione, l’ironia, la celebrazione di un evento festivo non solenne. Un’unica convergenza che rappresenta il filo conduttore di questo archivio nel quale si trovano interviste di agricoltori, cuochi, e di coloro che vivono l’esperienza della pratica della bagna cauda come un momento di comunione col cibo e la collettività.
Un significato che, negli ultimi dodici anni, l’Associazione Culturale Astigiani ha saputo cogliere, proponendo alle comunità piemontesi, non solo residenti in Piemonte, la partecipazione al Bagna cauda day. Un’iniziativa di grande successo che, nell’edizione del 2024, ha coinvolto oltre 30.000 commensali.


