
Maria Grazia Bussi
L'antica arte della capponatura
Maria Grazia Bussi, classe 1941, è nata e cresciuta in campagna, in una grande cascina nella quale viveva con tutta la sua famiglia. Ricorda numerosi aneddoti relativi alle mansioni delle donne in cascina che avevano il compito di accudire gli animali da cortile e ricavare un reddito per la famiglia dalla vendita di uova, pulcini e nel periodo natalizio di capponi.
Il ricordo della capponatura realizzato dalla nonna e dalla zia è vivido e ricco di dettagli. Molto interessante è la pratica di far svolgere la funzione di chioccia al cappone attraverso tecniche un po' cruente come la chiusura degli occhi con lo spago o l'ubriacatura del cappone con pane e vino. Affiora alla memoria anche il fatto che a partire dal 1950 circa le autorità sanitarie vietarono la capponatura fatta in proprio. Da quel momento si chiude per loro un ciclo durato secoli. Il veterinario da quel momento si sostituisce alle capponatrici.
Indice del video
- Presentazione
- I pulcini
- Pulcini a stomaco vuoto per essere capponati
- Capponatrici
- Dal 1950 vietato capponare in casa
- Il cappone deve essere senza cresta
- Capponi venuti male
- Vendere capponi al mercato di Moretta
- Cucire gli occhi del cappone
- Dopo capponatura meglio isolare i capponi
- Ubriacare il cappone con pane e vino
- Il cappone un reddito per le donne
- Natale: il momento per cucinare il cappone
- Cappone bollito
- Brodo del cappone
- Capponi gallaruti
- La Fiera del cappone di Moretta
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Moretta
Maria Grazia Bussi
Anno: 1941
Città: Cardè
Professione: Agricoltore
Lingue parlate: Italiano
Scheda di: Luca Ghiardo
Video di: Luca Ghiardo, Davide Porporato
Creato il: 01-12-2017
Questo video fa parte del seguente archivio
Saperi del cibo
Saperi del cibo
L’archivio custodisce le memorie gastronomiche del territorio piemontese. Attraverso queste esperienze e testimonianze si racconta il saper fare di coloro che il cibo lo preparano quotidianamente, cuochi o semplici massaie. La banca dati consente un viaggio nell’universo delle artigianalità gastronomiche che caratterizzano e identificano questo territorio italiano. Ricerca promossa dalla Regione Piemonte.