Granai della Memoria Granai della Memoria - The Granaries of Memory

Universita di Scienze Gastronomiche Slow Food


Matteo Musso

Il riso di Baraggia e l'integrazione con il turismo.

Matteo Musso fa parte di quella generazione di agricoltori che hanno avuto e sfruttato al meglio l'opportunità di scegliere l'agricoltura dopo un percorso di studi universitari. Matteo, laureato in giurisprudenza, dopo tre anni di praticantato, è tornato all'azienda di famiglia, portando non solo nuove forze ma soprattutto un punto di vista alternativo.

Con il riconoscimento della D.O.P. per il riso di Baraggia Matteo spinge per trasformare l'azienda di famiglia dall'impianto tradizionale, con la produzione e vendita di risone, a un'azienda che commercializza e vende direttamente il suo prodotto trasformato. Nelle terre di Baraggia il riso è coltivato per lo meno dalla metà del 1600 come attestato da fonti documentarie. Un territorio con una conformazione e terreni davvero particolari: la Baraggia non ha terreni alluvionali come la pianura vercellese ma terreni morenici, alimentati da acque ossigenate ma anche molto fredde e caratterizzata da un clima con importanti sbalzi termici, condizionato dalla vicinanza delle montagne.

L'intervista affronta anche il tema della sostenibilità ambientale mettendo in luce pregi e difetti, limiti e vantaggi dell'agricoltura convenzionale. Matteo descrive un interessante parallelismo tra la Baraggia e le Langhe: due territori che hanno conosciuto la povertà estrema nei primi decenni del Novecento e che hanno trovato la forza di emanciparsi e trovare una nuova identità ma nel segno dei valori della tradizione.

Indice del video

  1. Presentazione e azienda agricola.
  2. Dopo la laurea in giurisprudenza ho deciso di proseguire l'attività agricola di famiglia.
  3. Riconosciuta la DOP del riso di Baraggia la decisione di vendere a marchio il nostro prodotto.
  4. Riso di Baraggia già del 1600.
  5. Baraggia e riso: terreni, acqua, clima per un riso unico.
  6. Il disciplinare della DOP di Baraggia: più attenzione all'ambiente.
  7. Il Consorzio e la Cooperativa per fare gruppo e imparare l'uno dall'altro.
  8. La savana italiana: rivoli d'acqua, tante piante, camere di risaia più piccine.
  9. La chimica del riso oggi è poco impattante: in Italia normative decise dal ministero della salute, non dell'agricoltura.
  10. La coltivazione in asciutta estensiva senza rotazione.
  11. Il ritorno al passato è possibile solo riprendendo in azienda gli animali ma non è economicamente fattibile.
  12. Il vero riso biologico è rispettoso dell'ambiente. Il riso è comunque a residuo zero. Problemi di sostenibilità economica.
  13. Il sistema a impatto zero non è fattibile in un contesto di economia globalizzata.
  14. Io so tutto del mio prodotto e ne vado orgoglioso.
  15. Il risotto piatto di festa e piatto di cura.
  16. Il risotto è di stagione a casa nostra.
  17. Parlare di riso in casa, in una famiglia che vive di riso.
  18. Un rito che si ripete ma ogni volta diverso: la crescita del riso.
  19. La fioritura del riso.
  20. Il futuro del nostro territorio: l'agricoltura deve integrarsi maggiormente.
  21. Il cicloturismo nelle terre delle risaie: un grande potenziale.
  22. Langhe e Baraggia negli anni Trenta le zone più povere in Italia.
  23. Il riso apporta calorie ma anche affetti.
  24. Il riso alimento della salute: dal riso in bianco al riso integrale.

Dati intervista

Informazioni geografiche

Nazione: IT

Regione: Piemonte

Città: Carisio

Frazione: Fornace Crocicchio

Località: Cascina Masina

Collegamenti e allegati

Testimoni della memoria

Matteo Musso

Data di nascita: 08-02-1985
Città: Gattinara
Scuola: Università
Professione: Agricoltore
Lingue parlate: Italiano

Scheda di: Luca Ghiardo
Video di: Luca Ghiardo
Creato il: 10-05-2021

Questo video fa parte del seguente archivio
Storie di riso

Storie di riso

Il cibo è una fondamentale risorsa per l’uomo e la sua salute, sia attraverso l’apporto di nutrienti, sia per la capacità di incarnare tratti della cultura umana che giocano un ruolo di primo piano per il nostro benessere.

Ogni territorio ha costruito nel tempo originali modalità attraverso le quali rapportarsi ai frutti della sua terra, arricchendoli di rituali, significati simbolici e consuetudini culinarie. Molta parte di queste relazioni è andata perduta in seguito agli anni del boom economico, con l’esodo dalle campagne verso i centri urbani, con l’avvento di un’agricoltura per la produzione di massa e da ultimo con la globalizzazione dei mercati e il conseguente impoverimento del patrimonio di biodiversità ed etnodiversità.

Scopo di questo archivio è raccogliere testimonianze relative al principale areale di produzione risicola in Europa, ovvero la Pianura Padana, e indagare, attraverso l’analisi di fonti testuali e testimonianze raccolte sul campo, sia ciò che sopravvive di tale patrimonio, sia i modi in cui si è evoluto ed è giunto a noi, prestando un’attenzione particolare ai nessi espliciti ed impliciti che legano cibo e salute.

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