
Giovanni Garelli, un ferroviere al servizio dei partigiani
Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Cuneo
Intervistato nel 2012, Giovanni Garelli è nato a Mondovì nel 1924 in una famiglia che, dopo un periodo trascorso in Brasile, era tornata nella città d’origine ove il padre nel frattempo era divenuto impresario nel settore estrattivo. Nella intervista il testimone racconta il suo ingresso in ferrovia, le mansioni cui era adibito e la vita nel genio ferrovieri durante la guerra. Rievoca il luglio 1943 e l’armistizio, la scelta di restare in ferrovia mettendosi al servizio del movimento partigiano agli ordini di Cosa e Giacosa svolgendo servizio di informazione: grazie al suo lavoro infatti poteva raccogliere preziose notizie sulle forze nazi-fasciste che, passate alle formazioni partigiane, consentivano loro di avere un quadro preciso della situazione e rendeva possibile pianificare le azioni. Nel dopoguerra, dopo lunghi anni trascorsi negli ospedali per curare la pleurite contratta durante il conflitto, è riassunto in ferrovia dopo una serrata battaglia legale. Ma, vinta la battaglia legale e avuta soddisfazione, si licenzia per dedicarsi ad altre attività economiche.
Indice del video
- Una famiglia tra emigrazione in Brasile e ritorno a Mondovì
- Il lavoro nelle ferrovie tra guerra e Resistenza
- Dal 25 luglio 1943, la caduta del fascismo, all’8 settembre, l’armistizio
- Nel servizio informazioni del movimento partigiano
- La riorganizzazione partigiana nell’autunno 1944
- Dopo la Liberazione un lungo periodo di cure
- Dalla battaglia legale per la riassunzione al matrimonio
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Mondovì
Provincia: CN
Altitudine: 395m s.l.m.
Giovanni Garelli
Anno: 1924
Città: Mondovì (Cuneo)
Scuola: Qualifica professionale
Lingue parlate: Italiano, Piemontese
Scheda di: Fabio Bailo
Video di: Michele Calandri, Remo Schellino