
Maria Parodi
Mezzadria, emigrazione e ritorno per lavorare la terra
Maria Parodi, nata nel 1938, appartiene alle ultime generazioni in cui la mezzadria era pratica comune nelle nostre campagne. I ricordi d’infanzia hanno spesso come protagonista la fatica: da una parte fisica per il lavoro nei campi, dall’altra generata dal continuo adattarsi al cambiamento e alla diffidenza dei padroni nei confronti dei mezzadri.
Nonostante i sacrifici, lavorare in campagna le è sempre piaciuto. Vi si allontana solo tre anni, per prendere servizio da una famiglia nel Principato di Monaco, a quei tempi letteralmente un altro mondo rispetto alle Langhe. Tale esperienza le permetterà di mettere da parte un piccolo gruzzolo con cui pensare al matrimonio e a una nuova vita con il marito Franco, operaio ed “agricoltore nel tempo libero”. Insieme coltivano la terra, soprattutto la vite, allora come oggi. Prima insieme alla famiglia di Franco, poi finalmente nella propria cascina. La figlia invece ha scelto un'altra occupazione ma, quando può, li aiuta insieme al marito e alla propria figlia. Quando non è in campagna, Maria cucina volentieri perché “una signora deve essere capace di fare la pasta!”
Ai giovani che oggi si apprestano a cominciare il mestiere di agricoltori consiglia di iniziare in coppia perché il lavoro è tanto e faticoso e condividere un progetto comune può fare la differenza!
Indice del video
- La mezzadria: Cosseria, Valzemola, Rubela, Montezemolo, Marsaglia e Clavesana
- San Martino
- Mio padre era morto e il padrone era severo non si fidava
- Matrimonio, vita con gli suoceri e turni di notte del marito
- A Clavesana ho conosciuto mio marito ma ho lavorato per 3 anni a Monaco come domestica
- Come quelli che andavano in America
- Padroni Svizzeri che in Madagascar avevano 7 domestici per 30 franchi al mese
- Un coccodrillo imbalsamato in ufficio
- Facevo il pane, torte e bunet in casa per io marito
- La ricetta del bunet
- Non c'era tempo per ballare, bisognava lavorare
- Portavo le pecore al pascolo prima di andare a scuola
- Lavori fisici pesanti dopo la morte del padre: non ce la facevo più
- A Monaco mi sono ripresa e ho scoperto le banane, era tutto diverso
- Ravioli con bietole, patate e spinaci
- Rimedi naturali e il dottore che arrivava con il cavallo
- Gli italiani erano mal visti perché rubavano il lavoro
- E' stata una soddisfazione per me e una risorsa per i miei
- Quando si arrivava nella casa nuova e c’era ancora qualcuno dentro ci ospitavano i vicini
- Aiutare gli altri lo facciamo volentieri ma dipende dalla gente
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Clavesana
Provincia: CN
Frazione: Ghigliani
Altitudine: 300m s.l.m.
Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Clavesana
Maria Parodi
Data di nascita: 17-11-1938
Città: Clavesana
Professione: Pensionato
Lingue parlate: Italiano
Scheda di: Giovanna Donadel, Luca Percivalle
Video di: Giovanna Donadel, Luca Percivalle
Creato il: 07-10-2015
Questo video fa parte del seguente archivio
L'agricoltura cuneese fra tradizione e innovazione
L'agricoltura cuneese fra tradizione e innovazione
Le testimonianze di frutticoltori e viticoltori, apicoltori e allevatori, contribuiscono a tracciare il variegato mosaico dell'agricoltura cuneese. Le memorie raccontate riguardano particolarmente le scelte dei giovani che nel corso degli ultimi anni hanno optato al ritorno agricolo come consapevole scelta lavorativa. A fare la differenza la capacità di innovarsi tra nuove conoscenze e vecchie tradizioni. L'archivio a sua volta è arricchito – in un dialogico rapporto fra generazioni – da alcune interviste ad anziani agricoltori che documentano le conoscenze della loro generazione e il modo in cui hanno contribuito in maniera significativa allo sviluppo agricolo ed economico del territorio. Ricerca promossa dalla Provincia di Cuneo - Settore Politiche Agricole, Parchi e Foreste.