
Giuseppe Marinetti, dalla Resistenza al Pci
Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Cuneo
Intervistato nel 2012, Giuseppe Marinetti, nato a Racconigi nel 1925, rievoca alcuni momenti salienti della sua vita: l’infanzia in una famiglia modesta, l’impossibilità di proseguire gli studi, il lavoro fin da giovanissimo nelle fabbriche torinesi, i suoi maestri di antifascismo (Domenico Mina ed Ezio Conti), il Cln di Racconigi e la figura di don Chiavazza, la guerra e la decisione di unirsi alle formazioni partigiane nelle fila della 104ima brigata Garibaldi di stanza a Dronero. Nella sua testimonianza emergono alcune riflessioni sulla diversa organizzazione delle formazioni partigiane montane e collinari e sulla crudezza della guerra. L’intervista prosegue focalizzando l’attenzione sul dopoguerra: il lavoro come meccanico prima a Racconigi e poi a Torino. Qui il testimone si sofferma sulle rappresaglie antisindacali e anticomuniste e sul suo avvicinamento al Pci, partito per il quale è stato sindaco di Racconigi per diversi mandati.
Indice del video
- Famiglia modesta e infanzia di lavoro
- Nascere e crescere nell’Italia fascista
- 1943, la chiamata alle armi e l’armistizio
- I miei maestri di antifascismo: Domenico Mina ed Ezio Conti
- Il Cln di Racconigi
- Partigiano a Dronero
- La Resistenza come scuola di vita e la disillusione nel dopoguerra
- Il caos sulle colline, l’ordine in montagna
- Non si possono equiparare partigiani e fascisti
- La paura e il commissario Pietro
- La Liberazione
- Fu una guerra
- Il lavoro a Racconigi e a Torino
- Officina Stella Rossa
- I tre Beppe: Manfredi, Trucco, Marinetti
- Il Pci a Racconigi, tra Cuneo e Torino
- Liberali e comunisti amministrano insieme Racconigi
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Racconigi
Provincia: CN
Altitudine: 260m s.l.m.
Giuseppe Marinetti
Anno: 1925
Città: Racconigi (Cuneo)
Lingue parlate: Italiano
Scheda di: Fabio Bailo
Video di: Remo Schellino