Granai della Memoria Granai della Memoria - The Granaries of Memory

Universita di Scienze Gastronomiche Slow Food


Piero Bava

Resistenza e vitivinicoltura in Monferrato

Intervistato nel 2012, Piero Bava, classe 1931, imprenditore vinicolo, per molti anni sindaco di Cocconato, coordinatore regionale e delegato astigiano dell’Accademia Italiana della Cucina, inizia l'intervista ricordando la sua nascita a Pozzengo (frazione di Mombello Monferrato), nella cascina della mamma, e il trasferimento, all’età di pochi anni, a Cocconato, dove frequentò le scuole elementari e medie, per diplomarsi poi in ragioneria all’Istituto Giobert di Asti.
Ricorda la nascita della locanda della Stazione, aperta nel 1911 da suo bisnonno, per dar da mangiare agli operai che stavano costruendo la ferrovia Asti-Chivasso.
Passa quindi ad alcuni ricordi della guerra e del fascismo, sino al periodo della Resistenza, quando Cocconato ospitava la sede della Divisione autonoma Monferrato. Illustra significativi episodi, a cui aveva assistito e che lo impressionarono molto, quali il sabotaggio dei partigiani alla ferrovia, l’arrivo dei repubblichini per interrogare sua madre dopo l’uccisione nella zona di una presunta spia.
Prendendo spunto da una mostra fotografica, da lui allestita in occasione di una visita di Giovanni Goria (all’epoca ministro per l’agricoltura), ricorda che tutti i pendii della collina erano un tempo coltivati a vite e proprio in quelli più ripidi crescevano le uve che davano il vino migliore; gli uomini in quegli anni andavano a lavorare alla Fiat, e quando tornavano a casa si dedicavano alla vigna. Poi le ripetute grandinate li convinsero a togliere le viti, essendo più redditizio fare qualche ora di straordinario in stabilimento. Oggi le vigne sono state reimpiantate per iniziativa dei Bava e poi di altre aziende vitivinicole locali, in base a precisi criteri agronomici.
A proposito della grandine rammenta che un tempo toccava al sindaco stabilire l’imposta di famiglia, e tutti i contadini dichiaravano un reddito basso, poi quando si trattò di richiedere un risarcimento per i danni dalla grandine tutti avevano invece una grande produzione.
Tra i vini diffusi un tempo in zona vi erano il Nebbiolo, che aveva una bassa resa, e poi Bonarda, Barbera, Grignolino, mentre i bianchi erano poco estesi. Molto diffusi erano i cosidetti uvaggi.
Evidenzia quindi le differenti modalità di un tempo, quando si andava a comprare le uve nelle vigne assaggiando e spremendo qualche acino, rispetto ad oggi, che per stabilire il momento della vendemmia vengono effettuate molteplici analisi chimiche.
Prendendo spunto da una mostra sui menù, allestita nel 2011 per il centenario delle Cantine Bava, osserva che un tempo si beveva molto di più rispetto ad oggi: un litro di vino a testa, più una bottiglia di barbera in 4, più altro ancora. Nei menù compare con maggior frequenza il Grignolino, il Barbaresco prevaleva sul Barolo, i bianchi provenivano dal Meridione.
Accenna, infine, al metodo Champenois e al fatto che un tempo per essere apprezzato il vino doveva fare molta schiuma.
 

Dati intervista

Informazioni geografiche

Nazione: IT

Regione: Piemonte

Città: Cocconato

Provincia: AT

Altitudine: 491m s.l.m.

Collegamenti e allegati

Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Cocconato

Immagini allegate:

  • Allegato 1

Testimoni della memoria

Piero Bava

Data di nascita: 24-09-1931
Città: Mombello Monferrato
Scuola: Scuola superiore
Professione: Imprenditore
Lingue parlate: Italiano

Riferimenti e fonti

Bibliografia:
ZAMPICININI F. (2006), Cocconato e dintorni, immagini di ieri: il lavoro, Torino, Il Punto.

Scheda di: Franco Zampicinini
Video di: Luca Percivalle (con la collaborazione di Gianpaolo Fassino)
Creato il: 17-03-2012

Altri video