
Renato Salvetti, dalla Langa doglianese a Mauthausen
Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Cuneo
Intervistato nel 2010, Renato Salvetti, classe 1924, rievoca la sua infanzia nella Langa doglianese ove è nato e cresciuto e ove si è svolta l’azione partigiana del suo gruppo. Catturato alla vigilia del Natale 1943, è incarcerato a Cuneo prima e Torino poi. Il 13 marzo 1944 dalla stazione di Porta Nuova sale sulla tradotta destinata a Mauthausen: con lui partono in 563, ne tornano 45. Nell’intervista descrive le drammatiche condizioni di vita dei due anni trascorsi nel campo di prigionia, il difficile rientro in Italia dopo la liberazione e il ritorno alla vita civile.
Indice del video
- L’infanzia a Levice e San Rocco di Dogliani mangiando castagne
- Sotto le armi
- Partigiano in valle Bormida e nella Langa doglianese
- Incarcerato prima a Cuneo poi e Torino
- L’arrivo a Mauthausen
- Morire di fatiche, sevizie, fame
- Lager polacchi e Primo Levi
- Dopo due anni di prigionia il ritorno a casa
- Il difficile ritorno a Dogliani
- Il matrimonio
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Dogliani
Provincia: CN
Altitudine: 295m s.l.m.
Renato Salvetti
Anno: 1924
Città: Monesiglio (Cuneo)
Scuola: Elementare
Professione: Operaio
Lingue parlate: Italiano, Piemontese
Scheda di: Fabio Bailo
Video di: Remo Schellino