
Carlo Quaglia
La riscoperta di liquori e amari di inizio novecento
Carlo Quaglia, imprenditore e proprietario della distilleria Quaglia di Castelnuovo Don Bosco, in provincia di Asti, rappresenta la quarta generazione di distillatori e liquoristi della sua famiglia, che conduce quest’attività dal 1902.
Negli ultimi anni, trainato dalla riscoperta del vermouth e di tutta la miscelazione italiana di inizio ‘900, c’è stato un crescente interesse verso i liquori antichi e la distilleria ha deciso di riproporli lanciando una linea vintage. Se molti di questi liquori risultano oggi sconosciuti alle nuove generazioni, non lo erano certo per quelle dei nostri nonni, ai quali al contrario erano molto familiari. Nelle case non mancavano mai, ad esempio, i liquori di cumino, di camomilla, i cordiali e i rosoli.
Carlo Quaglia rispolverando i quaderni ricevuti in eredità dal nonno e dal bisnonno ne ha riscoperto le ricette, tipiche della tradizione liquoristica del nostro Paese. Il lavoro della distilleria è stato quello di attingere a queste ricette e renderle “moderne” per avvicinarle al gusto dei consumatori attuali che non apprezzano più i prodotti forti e brucianti di un tempo, ma che sono alla ricerca di qualità, delicatezza e aromaticità.
La qualità è ricercata a partire delle materie prime. La distilleria Quaglia non si rivolge all’industria aromatiera, ma è una delle poche realtà a possedere ancora il know-how per creare gli estratti internamente, lavorando prodotti vegetali freschi, di eccellenza e coltivati in territori vocati.
Per perseguire la qualità, la distilleria si rifiuta di vendere i suoi prodotti attraverso la grande distribuzione dove, come ci racconta Carlo, si conduce “una guerra al ribasso”. Sugli scaffali del supermercato è impossibile comunicare la qualità del prodotto ed il gioco è condotto al ribasso sia in termini di prezzo che di qualità.
Gli sforzi e l’impegno della distilleria Quaglia sono ripagati dall’apprezzamento sul mercato nazionale ed internazionale, e con le sempre maggiori richieste la distilleria può permettersi di selezionare la clientela mantenendo alto il livello qualitativo e perseguendo la sua filosofia.
Indice del video
- Il bisnonno eclettico che comprò la distilleria nel 1902
- Vini aromatizzati e liquori tra le due guerre
- La riproposta rispolverando vecchie ricette e vecchie etichette
- Le ricette dei liquori modificate: meno gradi alcolici e più aromi naturali
- L'autoproduzione di aromatiche crea un circolo virtuoso
- Valore umano e qualità del prodotto
- Ispirarsi al bisnonno
- Rivisitazione delle ricette a causa del cambio dei gusti del consumatore
- I quaderni del bisnonno per avviare il progetto
- I miei operai acquisiscono conoscenze rare
- Distillerie scomparse e marchi venduti: una perdita di conoscenza
- Poche aziende fanno tutto in casa: elogio della lentezza
- I quaderni della distilleria contengono metodi e quantità poi bisogna sperimentare
- Le ricette francesi rivisitate dal bisnonno: il palato del liquorista
- Tanti liquorifici ma pochi liquoristi
- Grandi e piccole aziende: puntare su qualità e territorio
- Etichette e bottiglie devono comunicare
- Il liquore alla camomilla
- L'orange brandy
- L'assenzio
- La vecchia clientela e uno spillatore ad acqua
- I consumatori e la grande distribuzione
- Creo liquori per altre aziende
- L'export e i clienti che ci cercano
- Non snaturale artigianalità ma aumentare indotto
- Erbe e frutti: varietà a crescita lenta e raccolta spontanea
- Made in Italy e mercato estero
- Esportiamo in tutto il mondo grazie al web
- Un gin invecchiato in botte di ginepro
- Il mito del bisnonno: non ho mai pensato di fare altro
- 1000 anni di storia dei liquori e di conoscenza delle erbe selvatiche
- Tante piante da scoprire nel mondo
- Un prodotto buono e fruibile: oggi si paga marchi e packaging
- Federico: uno chef che produce liquori
- La grappa: il made in Italy nel mondo
- Eccellere per emergere
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Castelnuovo Don Bosco
Carlo Quaglia
Anno: 1971
Scuola: Scuola superiore
Professione: Imprenditore
Lingue parlate: Italiano
Video di: Gianpaolo Fassino, Luca Percivalle
Creato il: 02-03-2017
Questo video fa parte del seguente archivio
Saperi del cibo
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L’archivio custodisce le memorie gastronomiche del territorio piemontese. Attraverso queste esperienze e testimonianze si racconta il saper fare di coloro che il cibo lo preparano quotidianamente, cuochi o semplici massaie. La banca dati consente un viaggio nell’universo delle artigianalità gastronomiche che caratterizzano e identificano questo territorio italiano. Ricerca promossa dalla Regione Piemonte.