
Franco Masella
Tradizione e innovazione: la marzolina di bufala a Itri
Le radici di Franco Masella sono saldamente ancorate nella cultura tradizionale rurale del territorio aurunco. Il suo rapporto con la terra, che si è consolidato attraverso il legame con il padre, gli ha permesso di continuare l’attività di allevatore in un periodo in cui le aree rurali si spopolavano e l’economia del settore agro-pastorale del territorio era al tracollo.
Al tempo stesso, però, Franco ha dovuto trovare delle soluzioni per affrontare le difficoltà legate alla trasformazione epocale che il sistema produttivo stava vivendo in quegli anni; l’unico modo per affrontare tutto ciò era compiere delle scelte coraggiose. Così ha deciso di sperimentare, per la prima volta sul territorio di Itri, l’allevamento di bufale, trasformando a poco a poco la piccola azienda di famiglia. Oggi, dopo più di 20 anni dall’acquisto della prima bufala, l’esperimento sembra essere pienamente riuscito.
Questa intervista è stata realizzata da uno studente dell’Università degli Sudi di Scienze Gastronomiche nell’ambito di un progetto di ricerca sulla pastorizia nel Parco dei Monti Aurunci e sulla produzione della marzolina.
Indice del video
- Bambini e animali sono fatti per stare insieme
- Si allevavano animali diversi: capre, vacche e cavalli per i lavori nei campi
- Un'azienda che si è rinnovata: la bufala a Itri
- La prima bufala nel 1993
- La marzolina di bufala: un'invenzione che piace
- La bufala si è adattata e aiuta a preservare il territorio
- Latte e formaggio risentono dell'alimentazione delle bufale
- Caciotte e marzoline con spezie e aromi come i nostri avi
- Mozzarella di bufala
- Con le bufale sono cambiati i gusti alimentari della mia famiglia
- Fare conoscere questa carne: era sconosciuta
- Carne per fare salumi e essiccata
- Cambiamenti del territorio: prima tutto coltivato e zone impervie pascolo
- Tradizione e modernità: ricordi d'infanzia
- Il grano e la mietitura a mano
- Tradizione e innovazione: ho creato lavoro per le mie figlie
- Il terreno non si coltiva solamente, bisogna curarlo: solchi e muri a secco
- Uccisione e macellazione del maiale: una festa
- Si regalavano costine di maiale perchè non si potevano conservare
- Oggi si preferisce la carne del negozio, gusti industrializzati
- La divisione dei lavori in famiglia
- L'uomo mungeva, la donna faceva il formaggio
- A parte le bestie al pascolo libero per il resto è cambiato tutto
- Regolamenti hanno distrutto le piccole aziende dell'agropastorale
- Io sono cresciuto poco per volta, tanti altri hanno chiuso
- Adesso c'è un'altra volontà politica ma in molti ormai hanno chiuso
- Si sta tornando indietro: noi davamo già il siero della ricotta alle capre
- Arrivare al pubblico offrendo un prodotto di qualità
- Riabituare i clienti ai prodotti naturali: si sono dimenticati certi sapori
- La stagionalità dei prodotti
- Produttore e consumatore devono crescere insieme
- Territorio e turismo
- Manca un'offerta dei servizi al turismo
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Lazio
Città: Itri
Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Itri
Franco Masella
Data di nascita: 15-05-1959
Città: Itri
Professione: Agricoltore
Lingue parlate: Italiano
Scheda di: Rolando Belardoni
Video di: Rolando Belardoni
Creato il: 05-01-2017
Questo video fa parte del seguente archivio
Saperi del cibo
Saperi del cibo
L’archivio custodisce le memorie gastronomiche del territorio piemontese. Attraverso queste esperienze e testimonianze si racconta il saper fare di coloro che il cibo lo preparano quotidianamente, cuochi o semplici massaie. La banca dati consente un viaggio nell’universo delle artigianalità gastronomiche che caratterizzano e identificano questo territorio italiano. Ricerca promossa dalla Regione Piemonte.