Andrea Ferrarotti
Passione e presidio: Andrea Ferrarotti e la cura dell’acqua tra Trino e Palazzolo
Andrea Ferrarotti, nato nel 1985, lavora da sei anni nel reparto di Fontanetto Po, parte del sistema di gestione delle acque dell’Est Sesia. Dopo una carriera iniziale nel settore commerciale, ha seguito la sua passione per l’ambiente e per l’acqua, un elemento che lo ha sempre accompagnato nella vita privata e professionale. Oggi è assistente di reparto e si occupa della gestione e distribuzione dell’acqua per l’irrigazione nella zona compresa tra Trino, Palazzolo e Livorno Ferraris.
Ferrarotti descrive con precisione il funzionamento della rete idrica che coordina: dai principali canali (Magrelli, Riva, Acqua Nera) agli invasi, agli impianti idroelettrici e alle bocchette per l’irrigazione. Il lavoro include la regolazione dei flussi, la manutenzione ordinaria e straordinaria, la relazione costante con l’utenza agricola, la gestione delle emergenze legate a siccità o piene.
L’intervista evidenzia l'importanza del presidio umano sul territorio, anche in un’epoca di automazione e controllo remoto. Andrea sottolinea come la conoscenza diretta dei luoghi, la capacità di leggere i segnali dell’acqua e la disponibilità a intervenire anche fuori orario siano essenziali per mantenere efficiente il sistema. Centrale nel suo racconto è anche il rapporto con la natura, vissuta con rispetto e senso di appartenenza, e la denuncia del degrado ambientale causato dai rifiuti che infestano i canali.
Ferrarotti conclude sottolineando come l’acqua non si sprechi mai, ma venga recuperata e riutilizzata lungo tutta la rete, grazie a un sistema a ciclo continuo fatto di attenzione, dedizione e collaborazione tra enti, consorzi e cittadini.
Indice del video
- Da sei anni in Ovest Sesia
- Zona di Trino, Reparto di Fontanetto: Canale Magrelli, Canale Rive e Acqua nera. Roggia Camera
- La gestione da remoto e l'essere sempre in servizio
- La gestione della siccità
- L'acqua non si spreca, i tentativi di aprire le bocchette nottetempo
- Le fontane di Fontanetto e i combattenti di Palazzolo: i diritti d'acqua
- Gestire le piene d'acqua: in automatico e svasare in manuale per evitare disastri
- Gli upgrade tecnologici sì, ma la presenza umana è fondamentale
- La rete irrigua me la sento come una cosa mia
- I metodi di misurazione, i moduli, gli idrometri, i modelli Cavour, Bazin, le formule per rigurgitati e stramazzo libero
- Bello stare in mezzo alla natura
- Il sistema di raccolta dei rifiuti nei grandi canali per salvaguardare le attrezzature del Consorzio. Nei canali più piccini non c'è sistema di raccolta
- L'anno lavorativo dell'acquaiolo e la bellezza del mio lavoro
- La risicoltura non spreca acqua, la usa e la restituisce
Dati intervista
Nazione: IT
Regione: Piemonte
Città: Palazzolo Vercellese
Andrea Ferrarotti
Data di nascita: 05-03-1985
Città: Torino
Scuola: Scuola superiore
Professione: Altro
Lingue parlate: italiano
Scheda di: Luca Ghiardo
Video di: Luca Ghiardo, Davide Porporato
Creato il: 08-04-2025
Questo video fa parte del seguente archivio
Storie di riso
Storie di riso
Il cibo è una fondamentale risorsa per l’uomo e la sua salute, sia attraverso l’apporto di nutrienti, sia per la capacità di incarnare tratti della cultura umana che giocano un ruolo di primo piano per il nostro benessere.
Ogni territorio ha costruito nel tempo originali modalità attraverso le quali rapportarsi ai frutti della sua terra, arricchendoli di rituali, significati simbolici e consuetudini culinarie. Molta parte di queste relazioni è andata perduta in seguito agli anni del boom economico, con l’esodo dalle campagne verso i centri urbani, con l’avvento di un’agricoltura per la produzione di massa e da ultimo con la globalizzazione dei mercati e il conseguente impoverimento del patrimonio di biodiversità ed etnodiversità.
Scopo di questo archivio è raccogliere testimonianze relative al principale areale di produzione risicola in Europa, ovvero la Pianura Padana, e indagare, attraverso l’analisi di fonti testuali e testimonianze raccolte sul campo, sia ciò che sopravvive di tale patrimonio, sia i modi in cui si è evoluto ed è giunto a noi, prestando un’attenzione particolare ai nessi espliciti ed impliciti che legano cibo e salute.


