Granai della Memoria Granai della Memoria - The Granaries of Memory

Universita di Scienze Gastronomiche Slow Food


Giovanni Testa

Cascina Grampa e la pista del riso

Giovanni Testa, giovane ingegnere torinese, dopo aver trascorso l'infanzia e la giovinezza in città, decide con il padre di riprendere in mano la conduzione della cascina di famiglia, lasciata per molti anni in mano a contadini locali. Collocata a San Pietro Mosezzo, la cascina si distingue per una caratteristica davvero rara: avere a disposizione un canale a uso esclusivo: la Roggia Crosa. Il racconto affronta con dovizia di dettagli tecnici la descrizione dei macchinari e delle professioni che tradizionalmente venivano impiegati nella Pianura Padana per la lavorazione del riso.

A Cascina Grampa, sotto a uno strato di cemento, Giovanni scopre sei vasi, scavati in un unico blocco di pietra, resti di una pista del riso, un macchinario, azionato dalla forza delle acque, che attraverso un'azione abrasiva, decortica i chicchi di risone e gradualmente li sbianca. Da questa scoperta nasce il progetto imprenditoriale e una delle caratteristiche identitarie del riso della Grampa. Oggi la virtuosa sintesi di lavorazioni tradizionali, unita a recenti tecnologie ottiche per la selezione dei chicchi, consente di ottenere un prodotto straordinario e unico.

L'intervista è ricca di aneddoti e di informazioni di carattere storico sul tema del riso che mettono a confronto la pianura novarese con quella lombarda e con la zona del veronese.

Dati intervista

Informazioni geografiche

Nazione: IT

Regione: Piemonte

Città: San Pietro Mosezzo

Frazione: Cascina Grampa

Collegamenti e allegati

Testimoni della memoria

Giovanni Testa

Data di nascita: 13-09-1973
Città: Torino
Scuola: Università
Professione: Agricoltore
Lingue parlate: Italiano

Scheda di: Luca Ghiardo
Video di: Gianpaolo Fassino, Luca Ghiardo
Creato il: 16-05-2017

Questo video fa parte del seguente archivio
Storie di riso

Storie di riso

Il cibo è una fondamentale risorsa per l’uomo e la sua salute, sia attraverso l’apporto di nutrienti, sia per la capacità di incarnare tratti della cultura umana che giocano un ruolo di primo piano per il nostro benessere.

Ogni territorio ha costruito nel tempo originali modalità attraverso le quali rapportarsi ai frutti della sua terra, arricchendoli di rituali, significati simbolici e consuetudini culinarie. Molta parte di queste relazioni è andata perduta in seguito agli anni del boom economico, con l’esodo dalle campagne verso i centri urbani, con l’avvento di un’agricoltura per la produzione di massa e da ultimo con la globalizzazione dei mercati e il conseguente impoverimento del patrimonio di biodiversità ed etnodiversità.

Scopo di questo archivio è raccogliere testimonianze relative al principale areale di produzione risicola in Europa, ovvero la Pianura Padana, e indagare, attraverso l’analisi di fonti testuali e testimonianze raccolte sul campo, sia ciò che sopravvive di tale patrimonio, sia i modi in cui si è evoluto ed è giunto a noi, prestando un’attenzione particolare ai nessi espliciti ed impliciti che legano cibo e salute.

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